Venerdì 17 a Roma la seduta decisiva della "partita" Gentile-Orrico (Scutellà)
Alle 10 la Giunta delle elezioni della Camera si riunirà in seduta pubblica e parleranno sia Anna Laura Orrico (Movimento 5 Stelle) che Andrea Gentile (Forza Italia)
COSENZA - Un venerdì 17 non è forse il giorno ideale per questo tipo di faccende, ma tant’è: dopo le polemiche dei mesi scorsi si apre ufficialmente la fase procedurale che prevede che la convocazione in udienza pubblica dei soggetti interessati dal cosiddetto “caso Gentile-Orrico”, che in realtà interessa anche la parlamentare grillina Elisa Scutellà.
Venerdì prossimo alle 10 la Giunta delle elezioni della Camera si riunirà in seduta pubblica e parleranno sia Anna Laura Orrico (Movimento 5 Stelle) che Andrea Gentile (Forza Italia). Il caso è quello del riconteggio delle schede a favore del parlamentare Gentile: se l’annullamento dell’elezione di Orrico dovesse essere approvato definitivamente dall’aula, tuttavia, a perdere il seggio non sarà la stessa Orrico bensì un’altra deputata M5S: Elisa Scutellà.
Come aveva spiegato il 19 novembre scorso il presidente della Giunta per le Elezioni di Montecitorio, Federico Fornaro (Pd), dopo che l’organismo stesso aveva respinto la proposta di un’ulteriore istruttoria, infatti, Orrico avrebbe titolo al seggio attribuito per la parte proporzionale nel collegio plurinominale unico della circoscrizione Calabria. E la proclamazione di Orrico in tale collegio comporterebbe l’annullamento della proclamazione di Scutellà nella circoscrizione Calabria che è stata conseguenza dell’esaurimento della lista di candidati pentastellati nel collegio plurinominale.
Subito dopo ci sarà la riunione della Giunta in camera di consiglio per assumere, senza intervalli o sospensioni, la deliberazione, ci sarà comunque il passaggio del voto in Aula: la decisione definitiva sarà presentata all’Assemblea entro venti giorni dalla seduta pubblica in cui è stata assunta.
Il caso nasce ricorso presentato dal candidato azzurro Andrea Gentile, assistito dagli avvocati Oreste Morcavallo e Gisella Leto: il riconteggio delle schede ha ribaltato il risultato in favore del forzista. La questione è stata al centro di uno scontro acceso tra FI e M5S: i pentastellati hanno più volte sottolineato le anomalie – alcune definite «inquietanti» – emerse dal controllo delle schede, con «schede verbalizzate come bianche» che «si sono rivelate poi misteriosamente votate». Sotto accusa anche la decisione della Giunta di «cambiare i criteri stabiliti dal Viminale e considerare valide le schede con voti espressi su due o più simboli di lista».
Meno di due mesi fa la stessa Giunta per le Elezioni di Montecitorio aveva approvato con 17 favorevoli e 8 contrari la contestazione (proposta dalla relatrice Fdi Maddalena Morgante) dell’elezione della deputata M5s Anna Laura Orrico, eletta nel collegio uninominale Calabria U02. Poco prima la Giunta aveva respinto la richiesta del gruppo pentastellati di procedere a un ampliamento dell’istruttoria con la revisione di un campione di schede valide del collegio.
dal Corriere della Calabria