Fusione Cosenza, Baldino contesta Occhiuto: «Rozzo spot elettorale»
«La verità è semplice: la Calabria non è povera per caso, è stata condannata dall'egoismo di chi ha scelto di rosicchiare il futuro invece di costruirlo»
ROMA - «Quando studiavo geografia alle scuole elementari, la Basilicata era la regione più povera d'Italia, accompagnata dalla Calabria e, secondo alcuni sussidiari, anche dalla Puglia. Ora che mio figlio inizierà a studiare la geografia, imparerà che le cose sono molto cambiate per la Basilicata e per la Puglia, ma non per la Calabria, che fa addirittura peggio meritando il novero di regione più povera d'Europa. Ci chiediamo perché? Basta leggere alcune dichiarazioni del Senatore Occhiuto sul referendum per la fusione Cosenza, Rende, Castrolibero ed entrare nella mente dei politici che per anni hanno avuto in mano il nostro destino», così in un lungo post fb Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio.
«E allora - prosegue - voglio fare uno sforzo mentale e guardare il mondo con i loro occhi. Sarà mica a causa delle scelte di chi per anni ha avuto "interesse a coltivare il proprio orticello" che dalla Calabria ionica non passa l'autostrada, né l'alta velocità, i treni sono a binario unico e vanno ancora a gasolio? Sarà mica a causa loro che è stato soppresso un tribunale, chiusi ospedali e diminuito i servizi, risorse e opportunità, condannando il nostro territorio a stare fermo, mentre altri ci superano con coraggio e visione? La verità è semplice: la Calabria non è povera per caso, è stata condannata dall'egoismo di chi ha scelto di rosicchiare il futuro invece di costruirlo».
«Quindi decido di togliere il loro visore e continuare a guardare con i miei occhi. È proprio a causa di questo campanilismo infantile – prosegue Baldino - che la Calabria sta a guardare mentre i nostri vicini iniziano a correre. Qui non c'è visione d'insieme, non ci sono progetti di lungo respiro che rendano la Calabria, tutta, il gioiello d'Italia. C'è solo il piccolo interesse a coltivare il proprio bacino elettorale per potersi candidare alle prossime elezioni nel proprio collegio e prendere i voti per misurare la propria forza. Ma della Calabria che rimane? – conclude Baldino. Rimane la menzione tra le pagine di geografia come regione più povera d'Europa, perché qualcuno ha deciso che fosse più importante sottrarre futuro agli avversari di costa piuttosto che portare sviluppo a tutti i calabresi. Io però non mi voglio rassegnare, una politica diversa per la nostra regione è possibile. Dipende da noi! Auguro ai cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero buon voto libero, ma soprattutto orientato a una visione futura di territorio».