L'opposizione regionale a Occhiuto: «Si attivi immediatamente per scongiurare l’abbandono dello scalo da parte di BH»
I consiglieri regionali del gruppo del Pd, del Movimento Cinque Stelle e del Gruppo Misto di palazzo Campanella: «Davanti a un’emergenza di questo tipo, restiamo sconcertati davanti alle dichiarazioni del presidente della Regione che non si assume le sue responsabilità»
COSENZA - «Baker Hughes ci ripensi e confermi il suo investimento nel porto di Corigliano-Rossano che è nevralgico per lo scalo e per il futuro dell’intero comprensorio».
Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del gruppo del Pd del movimento cinque stelle e del gruppo misto di palazzo Campanella tramite una nota stampa.
«Davanti a un’emergenza di questo tipo che deve essere affrontata senza perdere un solo istante, restiamo sconcertati davanti alle dichiarazioni del presidente della Regione Roberto Occhiuto che non trova di meglio da fare che scaricare le sue responsabilità sull’opposizione in Consiglio regionale e su fantomatici nemici dello sviluppo della Calabria. Il governatore che, al solito, prima di avere ottenuto il risultato aveva dato per concluso un progetto che, invece, aveva da superare il doveroso iter amministrativo, adesso si scaglia contro l’opposizione che mai è stata coinvolta nel progetto e mai ha avuto alcun ruolo, come da prassi di una giunta accentratrice guidata da un uomo solo al comando».
«In buona sostanza – proseguono i consiglieri di opposizione – ci troviamo davanti all’ennesimo annuncio “fuffa” da parte di Occhiuto che prima sbandiera i risultati e poi si preoccupa di come ottenerli. Invitiamo il governatore a dismettere un atteggiamento che non serve a nessuno e di provare, insieme al sindacato, all’amministrazione comunale e al Consiglio, a salvare il salvabile e verificare se esistano i margini per non far andare via la Baker Hughes da Corigliano, salvaguardando un investimento in grado di garantire 200 posti di lavoro e un sicuro progresso per lo scalo e per l’intera cittadina. Altrimenti provi almeno a far rimanere sempre in Calabria un investimento di tali dimensioni».