Anche Pd e M5S auspicano la riapertura di un dialogo tra BH e il territorio

CORIGLIANO-ROSSANO - «Il nostro è un appello formale alle Istituzioni per non sciupare questa importante occasione per il nostro territorio: a partire dall' Amministrazione comunale e dal Sindaco, dall'Autorità di sistema e dalla Regione che, invece di fare chiacchierare, bene farebbe ad adoperarsi realmente, infine, all'azienda Baker Hughes. Ci si sieda urgentemente intorno ad un tavolo per trovare, insieme, la soluzione migliore, giusta e possibile per favorire l’investimento proposto dalla Baker Huges, compatibilmente con le vocazioni del nostro territorio e le altre attività previste nel porto». È quanto dichiarano il segretario cittadino del Pd Franco Madeo e il capogruppo Giuseppe Candreva.

«Nel precedente comunicato - proseguono - invece di lamentarci e dare colpe, avevamo indicato a tutti, escluso nessuno, anche un possibile modo per superare le difficoltà burocratiche e operative ovvero, nello spirito della leale collaborazione fra istituzioni, attraverso un protocollo d’intesa, stabilire le scelte strategiche di assetto e di sviluppo complessivo, spaziale e funzionale, del porto, disegnandone le funzioni, partendo da quelle esistenti e previste: commerciale, peschereccia, crocieristica, diportistica, aggiungendo l’attività di semplice assemblaggio di semilavorati come quella proposta dalla Baker Huges. In questa concertazione tra Istituzioni e Baker Huges si discuta anche il problema delle banchine e si trovi il giusto equilibrio».

«Come PD, quindi, ribadiamo ancora una volta con forza che l’investimento proposto dalla Baker Huges è un’occasione di investimento, sulla quale bisogna, con la determinazione di tutti, attraverso un lavoro serio e approfondito, trovare il modo che questa possibilità si realizzi, in un quadro complessivo compatibile, con le vocazioni del territorio e delle altre attività previste nel porto, utilizzando anche delle deroghe agli strumenti urbanistici generali». 

«Non lasciamoci sfuggire questa opportunità si faccia di tutto per riuscirci. Da questo punto di vista, non a caso, altre realtà hanno dato la loro disponibilità a Baker Huges e al suo investimento che evidentemete ritengono utile!  Certamente se questa disponibilità è stata data, già operando la Baker Huges in altri porti, si sono resi conto, non avendo riscontrato particolari criticità, che le condizioni proposte sono sostenibili, dimostrando di avere una visione complessiva e lungimirante non prestando il fianco a insensati quanto inconcludenti aspetti che come Partito Democratico non condiviamo, consci che il mondo dello sviluppo, del lavoro, in un ottica sostenibile, sono le priorità di questo territorio e le ragioni del nostro agire. 

Dello stesso avviso e fiduciosi di riaprire il dialogo sul tema sono i componenti del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino (Deputata), Giuseppe Giorno (Coordinatore Provinciale), Anna Laura Orrico (Deputata e Coordinatrice regionale), Lidia Sciarrotta (Consigliere comunale M5S Corigliano-Rossano), Elisa Scutellà (Deputata), Davide Tavernise (capogruppo in Consiglio regionale) e Pasquale Tridico (Eurodeputato) che dichiarano: «Non pensiamo sia tutto perduto. Crediamo e speriamo, invece, si possa ancora trovare un punto d’incontro tra due visioni che solo in apparenza appaiono diverse e inconciliabili. Alla fine sia i rappresentanti della Baker Hughes, sia l’esecutivo guidato dal sindaco Stasi riconoscono l’importanza dell’investimento per il territorio di Corigliano-Rossano, anche se sulla realizzazione pratica del progetto industriale si addensano nubi. I diversi punti di vista meritano rispetto e attengono alle diverse responsabilità pubbliche e private. Nondimeno auspichiamo una ripresa delle trattative e il superamento di quelle incomprensioni che hanno caratterizzato per buona parte questa vicenda».

«Come Movimento 5 Stelle siamo convinti che il porto della terza città della Calabria debba rappresentare un momento di sviluppo per l’intero territorio della sibaritide senza snaturare le sue prerogative, in parte già presenti. E deve guardare al futuro riuscendo conciliare i tre aspetti che sempre più lo dovranno caratterizzare: la croceristica, la marineria e la vocazione industriale. La chiusura delle trattative non è un messaggio che condividiamo piacevolmente, piuttosto ci saremmo aspettati una risoluzione pacifica della questione con un ruolo primario del Comune coadiuvato dalla Regione e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e di tutti gli enti pubblici coinvolti».

«Così evidentemente non è stato ma si è ancora in tempo per riprendere in mano la contrattazione e cercare punti di mediazioni, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, atti a rimettere in piedi questo progetto e finalmente vederlo realizzare nella sua concretezza. A tal fine auspichiamo la convocazione da parte del sindaco Stasi di un Consiglio comunale aperto, per permettere gli interventi di tutti gli attori interessati alla vicenda, dalla politica alla società civile, poiché ravvisiamo ragioni di necessità tali da rendere indifferibile la trattazione di questo argomento».