3 ore fa:Emergenza idrica in Calabria: il gruppo del Pd chiede chiarezza immediata su convenzioni e rete idrica
5 ore fa:Tirocinanti Tis Cassano: il sindaco Iacobini e il segretario De Marco incontrano Felsa
4 ore fa:La Blue Economy segna la direzione strategica per la destinazione Calabria
20 ore fa:Lorenzo, Francesco e Giuseppe: la storia di un’amicizia che supera le barriere
1 ora fa:Escursionisti tedeschi dispersi sul Pollino, salvati dai Vigili del Fuoco
3 ore fa:Corigliano Volley, Martina Gagliardi ai vertici del podio con la Rappresentativa Femminile provinciale
7 ore fa:Morano Calabro: in arrivo 65mila euro per l'ammodernamento della biblioteca comunale
8 ore fa:Il Polo Liceale di Trebisacce porta in scena la commedia "U’ baccalajul e la purtusara"
5 ore fa:Parte la nuova stagione 2025 di Odissea 2000: 30 anni di attività turistico-esperienziale
4 ore fa:Al Museo dell’Alimentazione di Altomonte la presentazione del romanzo “Destino”

Autonomia differenziata, Unimpresa Sanità: «È una condanna all'emigrazione sanitaria»

1 minuti di lettura

ROMA - «È una condanna all'emigrazione sanitaria». Questo il commento del presidente di Unimpresa Sanità, Giancarlo Greco, dopo l'approvazione ieri della Legge sull'Autonomia differenziata.

Per argomentare l'affermazione, Greco, si focalizza sui Livelli essenziali di prestazioni (Lep): «significa che le regioni amministrate meglio negli anni, quelle in cui la politica ha speso bene e con lungimiranza le risorse in sanità, avranno un grande vantaggio. Le regioni che, al contrario, sono state saccheggiate dalla politica cialtrona e clientelare, dove si è mercanteggiato per anni il voto di scambio sulla pelle dei pazienti e nelle corsie di ospedale, le stesse che hanno visto via via distruggere il servizio sanitario, riceveranno meno dallo Stato centrale».

Secondo il presidente di Unimpresa Sanità «gli imprenditori del Sud e del comparto sanità non staranno a guardare. Nondimeno, ci auguriamo, staranno a guardare i cittadini del Mezzogiorno privati della loro dignità di pazienti dalla stessa classe politica che oggi vota l'autonomia differenziata. Pazienti del Sud condannati ormai irrimediabilmente a curarsi in altri angoli del Paese, migranti della salute».

Non escludendo nei prossimi giorni clamorose forme di protesta, «ci appelliamo al Capo dello Stato e alle forze oneste e sane del Sud: occorre difendere la dignità dei meridionali. La notte della Repubblica italiana è arrivata - conclude Greco - Prevedibilissima, prevista, banale, ma gravissima è arrivata».

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.