A Co-Ro nasce un nuovo laboratorio politico “ConSensoCivico”
«Cittadini vogliosi di contribuire alla costruzione di idee e progetti per la Città. Abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso occupandoci di uno dei temi più delicati e urgenti: La vicenda Baker Hughes. Ecco le nostre domande»
CORIGLIANO-ROSSANO - Partecipazione, ambiente, sanità, welfare, questi alcuni temi del nuovo laboratorio politico “ConSensoCivico”, creato da un nutrito gruppo di cittadini attivi di Corigliano-Rossano.
«L’elemento distintivo di questo nuovo soggetto - si legge nella nota stampa - è quello di mettere al centro la progettazione partecipata, il dibattito aperto sui temi, senza preconcetti o pregiudizi. Difatti il vero limite della politica attuale è quello di allontanarsi sempre di più dalle persone, interpretando la figura del cittadino/elettore come un mero uditore e mai come un portatore di idee e proposte. Stravolgere il paradigma della politica, dunque, significa oggi riportare al centro l’ascolto, inteso come impulso alla cittadinanza attiva».
«Proprio per questo - spiegano - ConSensoCivico aprirà sempre le sue porte a tutti i cittadini vogliosi di contribuire alla costruzione di idee e progetti per Corigliano-Rossano. Abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso occupandoci di uno dei temi più delicati e urgenti che interessano la nostra città, ma sul quale, tuttavia, non si è mai aperto un vero dibattito pubblico. La vicenda Baker Hughes, infatti, a tutt’oggi risulta avvolta da una coltre di nebbia, su di essa pesano cruciali interrogativi irrisolti e alcuni nodi critici non sciolti».
«Interrogativi su cui sono tenuti a rispondere principalmente gli attori protagonisti di questa vicenda, le autorità ed i decisori politici, quali l’azienda Baker Hughes, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Andrea Agostinelli e il Ministro per le politiche del mare Nello Musumeci. Proprio per questo abbiamo inteso sottoporre loro alcune nostre domande, rivolte contestualmente a tutta la città e a tutti i cittadini. Anche alla luce delle posizioni emerse dai primi confronti tra i due candidati a Sindaco Flavio Stasi e Pasqualina Straface, a quanto pare entrambi favorevoli a collocare fuori dal porto l’impianto industriale - e quindi con una posizione diversa da quella rappresentata alla città in sede di presentazione del progetto - riteniamo opportuno che i cittadini siano informati e ascoltati».
«Ecco le nostre domande: Quanti sono i posti di lavoro che l’azienda potrà garantire ai cittadini di Corigliano-Rossano? Potranno coesistere nel nostro porto Baker Hughes e la flotta peschereccia? Baker Hughes potrebbe limitare lo sviluppo turistico del nostro porto? Quando terminerà o si modificherà la produzione industriale chi si occuperà dello smantellamento? Quale sarà l’impatto ambientale di Baker Hughes sul nostro mare e sull’aria che respiriamo? È possibile far sorgere Baker Hughes nella zona industriale di Corigliano-Rossano, a due passi dal porto? In definitiva, Baker Hughes nel nostro porto è un’opportunità o un rischio?».
«Facciamo in modo che a prevalere siano sempre il bene comune e il benessere dei cittadini, i quali, dopotutto, sono gli autentici proprietari del nostro porto e della città. Intensifichiamo i dialoghi con i cittadini e apriamo un dibattito pubblico vero, consapevoli che le decisioni influiscono sulla qualità della vita di questa e delle prossime generazioni.
Le scelte strategiche sul nostro territorio saranno possibili solo attraverso un'azione collettiva, costruita attraverso la condivisione e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti: cittadini, operatori e istituzioni. Libertà è partecipazione» concludono.