Parte il "Porta a porta spinto" a Co-Ro, ma molti abbandonano rifiuti per strada: «Ecco i colpevoli dell'aumento della Tari»
CoriglianoRossanoPulita: «Occorrerà polso fermo e pazienza, ma dobbiamo essere fiduciosi di riuscire a dare un volto pulito alla nostra Città»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Dal primo maggio sono spariti i cassonetti, finalmente un grande passo verso una città senza spazzatura per la strada. Certo per molti sarà difficile abituarsi ad un nuovo modo di fare, ad una maniera diversa di pensare la destinazione dei rifiuti.
Queste prime ore senza cassonetti già dividono la città in due, da una parte quelli che studiano come e quando usare i "mastelli" di cui sono stati forniti – e molti di coloro che non li hanno vanno a prelevarli – dall'altra quelli che corrono a gettare i rifiuti, differenziabili e non, nei luoghi dove erano soliti trovare i cassonetti».
Lo si legge nella nota a firma del Gruppo Consiliare CoriglianoRossanoPulita, che così continua: «È una distinzione da osservare, tutti abbiamo subito un aumento delle tasse sulla spazzatura ed ora possiamo capire di chi è la responsabilità! Chiariamo che per legge il Comune deve recuperare con la TARI l'intera spesa fatta per lo smaltimento dei rifiuti, per cui maggiori spese uguale ad aumento della tassa. Cosa ha fatto aumentare quelle spese? Per primo la mancata sensibilità a fare differenziata da parte di troppi, gettando, letteralmente gettando, per la strada o altrove di tutto, dai rifiuti ai mobili, dai materassi agli pneumatici delle auto aumentando a dismisura la quantità di indifferenziata e la spesa per lo smaltimento. Smaltimento a volte difficile se i siti di lavorazione hanno dei fermi che costringono a spedire fuori regione con costi elevatissimi».
«I cittadini di Corigliano-Rossano oggi possono vedere i responsabili dell'aumento della TARI guardando quelle persone che continuano ad abbandonare rifiuti e cose divenute inutili. Occorrerà polso fermo e pazienza, ma dobbiamo essere fiduciosi di riuscire a dare un volto pulito alla nostra Città. Riempirsi la bocca nel dire che la nostra ha una vocazione turistica non ha senso se offriamo la vista di cumuli di sporcizia maleodorante a chi viene da noi, persone che riferiranno: si il castello, il museo, sono belli, il mare gradevole, ma girare per la città è nauseante, chi ascolta deciderà di andare a fare vacanza in Sardegna, pagando un po' di più per il viaggio ma trovando spiagge splendide e dove la differenziata è dappertutto un'abitudine. Da oggi trattare i rifiuti costerà un po' meno, le cose vecchie ed inutili portate ai centri di raccolta varrà uno sconto sulla tassa. Parliamone, tra di noi, con chi lamenta giustamente un aumento delle tasse, convincendo a non abbandonare i rifiuti nella strada, che è di tutti, anche nostra».