Le Lampare spiegano le ragioni della protesta in occasione del consiglio comunale
«La corretta gestione è responsabilità di tutti. Auspichiamo un repentino cambio di rotta verso una gestione pubblica competente e trasparente»
CARIATI - Il gruppo consiliare di opposizione "Le Lampare Bjc" del Comune di Cariati spiegano le ragioni del perché hanno deciso di abbandonare la sala in segno di protesta:
«1. Assenza di un effettivo resoconto dell'attività amministrativa: Dopo un anno di mandato, ci aspettavamo un resoconto dettagliato dell'attività della maggioranza. Purtroppo, ciò che abbiamo visto è stato deludente. Si persevera con i difetti della vecchia politica, fatta solo di interessi personali e cambiali da pagare. I progressi a cui allude la nuova Amministrazione sono fisiologici, perlopiù ascrivibili all'ordinaria amministrazione (es. Isola ecologica non ancora in funzione) che si dipinge straordinaria paragonata alla disastrosa situazione di partenza di cui avevano preso parte alcuni dei consiglieri attuali. I progressi che si racconta e ci racconta la nuova Amministrazione sono perlopiù cantieri aperti, molti dei quali senza informazioni chiare sul loro andamento e/o motivazioni del fermo (es. cantiere Lungomare San Cataldo), lontani da ogni criterio base di trasparenza amministrativa. Consultando l'Albo Pretorio, si conferma ogni affidamento dei lavori ai soli sostenitori politici dell'attuale Amministrazione, in barba al cambiamento del vecchio modus operandi da essa proclamato durante la campagna elettorale. 2. Maggioranza ostaggio del malcostume: La maggioranza sembra essere ostaggio di un malcostume che ha portato Cariati al dissesto finanziario. Il rischio è che si ripeta la storia e la Città finisca nuovamente in una situazione difficile. 3. Ricorso al TAR per il Bilancio: Avevamo pregato la nuova Amministrazione di rinviare il Bilancio e porsi in ascolto con le minoranze. Il ricorso da noi presentato al TAR riguardo al Bilancio comunale è stato accettato. Le ragioni sono fondate, e crediamo che la strada intrapresa sia sbagliata. Facciamo dunque un appello ai consiglieri di maggioranza: abbiate consapevolezza di ciò che votate o avallate, condividendo i percorsi intrapresi con la totalità del Consiglio, senza optare per il silenzio riguardo a questioni importanti per il bene pubblico (es. Affrancamento e sentenza passata in giudicato Vascellero, non trattate né insieme né singolarmente). 4. Inadeguatezza delle informazioni: Durante l'ultima seduta, l'assessore al bilancio Cicciù, forse non comprendendo appieno di cosa si stesse discutendo, non ha risposto in modo esaustivo ai quesiti postogli. Ha scaricato colpe sul dirigente dell'area finanziaria, il che non è la soluzione ai problemi. La corretta gestione è responsabilità di tutti. Auspichiamo un repentino cambio di rotta verso una gestione pubblica competente e trasparente».