4 ore fa:Sabato il secondo appuntamento con "Tarsia Teatro", la rassegna del teatro d'autore
3 ore fa:Alto Jonio isolato, si torna a parlare del problema dei tagli alla rete ferroviaria
1 ora fa:Gli studenti del "Falcone-Borsellino" di Co-Ro incontrano Nuccia Benvenuto, autrice di Presente Remoto
2 ore fa:VOLLEY - La Valsa Group Modena fa tappa a Corigliano-Rossano, ospiti del Pala Brillia
1 ora fa:Statale 106, Scutellà (M5s) presenta un emendamento per anticipare la realizzazione del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro
3 ore fa:Il Codex Purpureus Rossanensis sarà protagonista di una Mostra a Grottaferrata
29 minuti fa:Pubblicato il Piano Stralcio di Bacino del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, Papasso: «Alcuni passaggi destano preoccupazione»
59 minuti fa:La Calabria celebra l'innovazione digitale e la tutela dei cittadini con il ConciliaWeb Day
2 ore fa:Trebisacce, approvato regolamento sui dehors. «Ora c'è bisogno di ripensare complessivamente la viabilità»
4 ore fa:Agricoltura, Smiriglia: «Crollo di oltre 70% per la stagione olivicola 2024»

La Coalizione a sostegno di Straface rimanda le accuse al mittente: «Le 'mmasciate sono del sistema Stasi»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Se c'è qualcuno che ha istituzionalizzato e fatto diventare legge occulta di questa città il sistema delle 'mmasciate, questo, è sicuramente Flavio Stasi che ha trasformato il Comune in un vero e proprio bancomat a servizio di amici, associazioni amiche ed amici degli amici». È quanto dichiarano i membri della Coalizione a sostegno di Pasqualina Straface Sindaco della Città di Corigliano-Rossano definendo «vergognose le accuse, come sempre demagogiche e populiste, urlate dai suoi ultimi comizi in veste Masaniello».

Poi aggiungono: «Se c'è qualcuno che in questi anni ha seminato terrore nella macchina comunale osteggiando in tutte le maniere la diversità di pensiero e ricercando con tutti i modi eventuali dipendenti o funzionari non simpatizzanti della sua linea, del suo metodo amministrativo, delle sue pretese ed anche delle sue ritorsioni, questo, è Flavio Stasi. Basterebbe solo pensare che invece di fare concorsi per dirigenti e, quindi, inseguire il merito, la qualità, l'efficacia e l'efficienza, merito che non ha ricercato in nessuna delle iniziative, gare e affidamenti che lo hanno visto sempre come vero burattinaio dietro le quinte, si è circondato solo ed esclusivamente di dirigenti reclutati direttamente con la procedura ex art. 110 in modo da poterne controllare e condizionare ogni respiro. Stiamo ricevendo quotidianamente fiumi e fiumi di cittadini che vengono a denunciare le 'mmasciate di amministratori che pare prometterebbero di chiudere un occhio su piccoli e grandi abusi edilizi, che sembra garantirebbero di risanare obbrobri o piccole e medie irregolarità e che continuerebbero ad affidare piccoli e medi incarichi per lavori non assolutamente urgenti che vanno dalla ripulitura di e restauro di facciate fino al rifacimento di ringhiere in ferro battuto in piazze di centri storici completamente degradati».

«Siamo di fronte ad un sindaco che - proseguono - non soltanto ha allontano le due comunità dissipando i fondi destinati a consolidare la fusione, che non soltanto non ha progettato né aperto alcun cantiere per una grande opera per questa città; che non soltanto ha cancellato il nome della nostra città d'arte da tutte le mappe storiche, architettoniche e turistiche, ma che ha letteralmente distrutto le finanze e la stabilità economica del Comune.  Altro che guerra in Ucraina, crisi energetica e altri disastri, gli 8 milioni di bollette non pagate, per i quali la Prefettura ha già mandato una diffida al Comune, derivano dalla irresponsabilità ed incapacità di governo e dallo spreco di risorse destinate ad altro come ad esempio i diversi milioni di euro, sottratti al pagamento delle bollette e spesi per concerti di un'ora. Questo è stato ed è Stasi. Altro che città libera. Corigliano – Rossano è oggi completamente ipotecata da un bilancio comunale allo sfascio con 130 milioni in cinque anni di trasferimenti complessivi che non si sa come sono stati spesi; una diminuzione di cassa che è passata da 8 milioni a poco più di 600 mila euro, un aumento dell'indebitamento del 130% e con tre parametri deficitari certificati che pongono il bilancio comunale in una condizione di pre-dissesto. Una situazione che sta mettendo a rischio ogni mese lo stesso pagamento degli stipendi dei dipendenti».

«Tutti i soldi destinati alla fusione sono stati e continuano ad essere sperperati fino all'ultimo anche, forse, in funzione elettorale, così come mostrerebbero i fatturati importanti ed i contributi altrettanto importanti erogati dall'Esecutivo Stasi negli ultimi anni, mesi e giorni a titolari di ditte affidatarie di lavori ed associazioni, oggi candidati con Stasi. Ecco la rivoluzione di Stasi: quella dei debiti, dello spreco del denaro pubblico e della macchina comunale trasformata in un sistema di potere autoreferenziale e distruttivo di ogni speranza di crescita per la Città» concludono.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.