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Coalizione per Straface: «Capitolo fallimento servizi sociali: revocati 1,2 milioni al Comune»

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Oggi è soprattutto sulla capacità di governare e di progettare ed offrire soluzioni alla grande domanda sociale dei territori che si misura, ancor più che su altri indicatori, l'adeguatezza o meno di una classe dirigente ed il successo o meno di un'Amministrazione Comunale. E se c'è un fallimento che più di tutti gli altri qualifica l'Esecutivo Stasi uscente è quello certificato, negli ultimi cinque anni, sui servizi sociali». È quanto dichiara in una nota la Coalizione a sostegno di Pasqualina Straface.

«Ammonta, infatti, ad oltre 1 milione e 200mila euro, la cifra complessiva di risorse che il Ministero delle Politiche Sociali a breve revocherà al Comune di Corigliano-Rossano perché gli uffici supervisionati dal Sindaco-Capocantiere - proseguono - non sono riusciti a far partire nessuno dei 3 progetti finanziati. Vergogna! Al di là del dato politico che boccia senz'appello questa compagine e l'Unto dal Signore chiamato a sconfiggere le forze del male, ciò che più appare drammatico è che la comunità intera, in particolare le persone con disabilità e bisogni speciali alle quali quei progetti erano destinati, hanno perso una occasione importantissima e concreta di sostegno e assistenza. E quindi non partiranno gli Interventi di sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini (211.500 euro). Non partiranno quelli relativi al Rafforzamento dei Servizi sociali e prevenzione del fenomeno del Burn out tra gli operatori sociali (per l'importo di 330 mila euro), finalizzato alla formazione ed all'aggiornamento degli assistenti sociali. E non partiranno nemmeno i Percorsi di autonomia per persone con disabilità, per l'importo di 715 mila euro».

«Ma il capitolo fallimento servizi sociali è, se possibile, ancora più scandaloso: la responsabile del procedimento, assunta qualche mese fa, infatti, è la moglie di un altro candidato nelle liste a sostegno di Flavio Stasi, così come da copione ('mmasciate?). Per carità, tutto regolare, tutto legittimo, ma tutto molto eticamente discutibile, per mille ed una ragione di opportunità, come il Candidato a Sindaco Pasqualina Straface sta ribadendo in tutti i faccia a faccia pubblici con Stasi. Siamo, quindi, di fronte ad un'altra verità, di quelle che il Sindaco uscente non riesce proprio a raccontare sui palchi o nei suoi post illegali, millantando invece risultati inesistenti o, come fa spesso, auto-attribuendosi meriti altrui. Così come egli sta continuando a fare, ad esempio, con gli oltre 100 milioni che egli avrebbe intercettato, sbandierati ad ogni comizio ed ogni intervista. Falso».

«Di quei 108 milioni tirati fuori dal cilindro - aggiungono - ad ogni occasione pur di sfuggire alle mille contestazioni che gli vengono addebitate o pur di camuffare il sistematico imbarazzo di essere sostenuto dal Pd e dal M5s della cui presenza in coalizione evidentemente Stasi si vergogna profondamente, all'Amministrazione Comunale uscente competono al massimo 60 milioni, in questi 5 anni, di cui ben 45 milioni sono relativi ai famosi Pinqua di cui ormai ci si occupa solo nella cronaca, per la famosa vicenda dei ruderi venduti a peso d'oro al comune dall'esperto di terremoti, suo super-consulente».

«Tutto il resto di quei 108 milioni non ha nulla a che vedere con la Giunta Stasi. Perché 21 milioni circa relativi all'Agenda Urbana, così come i fondi per il progetto Pon infrastrutture e Reti, risalgono - concludono - all'Esecutivo guidato da Stefano Mascaro; perché i progetti Pac Por Regione Calabria risalgono addirittura all'Amministrazione guidata da Giuseppe Antoniotti; e perché almeno altri 26 milioni di euro ed altri finanziamenti, sono ascrivibili a progetti che non sono stati da lui proposti». 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.