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«La Regione proceda al Commissariamento dei comuni che non hanno approvato i Piani Strutturali Comunali»

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CATANZARO - «Col Decreto Legge 124 del 19.09.2023 avente come titolo " Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione", ribattezzato Decreto Sud, entrato in vigore il 20.09.2023, si dedica gran parte dello stesso decreto alla istituzione della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, trasformando le varie Zes delle Regioni Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna nella Zes Unica del Mezzogiorno».

Lo afferma Luigi Tenuta, Componente della Segreteria Regionale di Italia del Meridione, che continua: «Questa nuova istituzione entrerà in vigore a far data dal 01.01.2024 e, ovviamente andrà a sostituire, eliminandone l'efficacia, tutte le varia Zes delle Regioni anzi indicate. Scopo delle Zes è prevalentemente quella di favorire l'esercizio di attività di tipo imprenditoriale ed economiche da parte di quelle aziende evidentemente già operative e anche di quelle che vorranno insediarsi in queste aree appositamente individuate dagli strumenti urbanistici Regionali e locali, beneficiando di condizioni economiche speciali che saranno messe in relazione con gli investimenti e le attività di sviluppo delle singole imprese. Con la Zes unica del Mezzogiorno, il legislatore ha previsto una cabina di regia unica che avrà sede presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Ministro per gli affari Europei, il Sud e le Politiche di Coesione e Pnrr, mentre gli altri componenti saranno quasi tutti gli altri Ministri (Affari Regionali e Autonomie, Pubblica Amministrazione, Protezione Civile, Riforme Istituzionali, Economia e Finanze, Infrastrutture e Trasporti, Agricoltura, Turismo, Cultura ecc.) nonché i presidenti delle Regioni interessate».

«Il Piano, nel suo intendo, individua, coerentemente col Pnrr, la politica di sviluppo della Zes Unica, in relazione alle peculiarità delle Regioni che ne fanno parte  con riferimento particolare ai settori da promuovere; Agli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES; Agli investimenti per le singole aree; Alle modalità di attuazione; Alle aziende e alle Imprese che intenderanno operare nelle ZES viene riconosciuto, per l'anno 2024 un Credito d'Imposta per l'acquisizione di beni strumentali destinati alle strutture produttive. L'agevolazione fiscale non opera nei settori della siderurgia, trasporti energia ecc» spiega.

«Gli investimenti agevolabili, invece, - aggiunge - sono quelli relativi a: Acquisto di macchinari, attrezzature ecc. per le strutture produttive esistenti o di nuovo impianto; Acquisto di terreni e alle opere di costruzione ex novo o di ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Per concludere questa breve disamina sul contenuto del Decreto-Legge in oggetto la norma stabilisce anche limiti di spesa e modalità di accesso alle agevolazioni previste. Quello che si vuole evidenziare, almeno per la nostra Regione, la Calabria, non conoscendo la realtà delle altre Regioni interessate e comprese nella Zes Unica del Mezzogiorno, è la grande difficoltà che hanno avuto sino ad oggi e che continueranno ad avere, le Imprese interessate ad attivare i benefici previsti, se guardiamo il problema dal punto di vista dell'agibilità urbanistica; cosa peraltro ben evidente nella realtà calabrese, atteso che a tutt'oggi quasi nessuna iniziativa è decollata nelle zone ZES con particolare riferimento all'area portuale di Gioa Tauro».

«Ci si riferisce allo stato attuale in cui versano la gran parte dei Comuni Calabresi che, ormai a distanza di anni, e nonostante le diffide della Regione, non hanno ancora provveduto ad aggiornare i propri strumenti urbanistici i cui Piani strutturali Comunali (PSC), non sono ancora ad oggi tali da consentire, soprattutto nelle zone previste per gli insediamenti produttivi, ogni possibile rilascio delle Autorizzazioni Edilizie! Questa problematica, escluso qualche eccezione, è presente nella quasi totalità dei nostri Comuni e costituisce un grave handicap per il tanto agognato sviluppo della nostra terra. A tal proposito occorre intervenire affinché questa nuova opportunità non resti vana finendo per perdere anche un altro treno per lo sviluppo di questa terra. Riteniamo ci voglia un grande senso di responsabilità da parte degli Amministratori, sia Regionale che Provinciali che Comunali, per rendere più agevole il cammino di chi sarebbe disposto e disponibile ad investire nella nostra Regione, e noi tutti, dobbiamo fare il possibile per attrarre risorse ed investitori, mettendo a disposizione i necessari strumenti di sviluppo a cominciare proprio da quelli urbanistici, senza i quali non sarà possibile alcun intervento sul territorio».

«A tale scopo, riteniamo, come Italia del Meridione, necessario ed urgente che la Regione Calabria, proceda con immediatezza al Commissariamento dei comuni che ancora ad oggi non hanno avviato e/o completato la procedura di approvazione e adozione dei Piani Strutturali Comunali senza i quali non sarà possibile autorizzare alcun insediamento produttivo atteso che, nelle more, i vecchi strumenti urbanistici non hanno valore perché sono attive le norme di salvaguardia e, le zone produttive sono diventate "zone bianche" interdette all'attività edilizia. Al fine di non rendere vana questa opportunità offerta dalla Zes Unica del Mezzogiorno invitiamo il Presidente Occhiuto ad attivarsi fattivamente per procedere in tempi più ristretti possibili ad agevolare l'iter di approvazione dei PSC e là dove vi sono resistenze locali, proceder a piè spedito con i commissariamenti ad hoc. Questo è il momento delle scelte difficili e coraggiose per il bene della intera collettività, attuando una politica concreta del fare fuggendo da quella degli annunci» conclude.
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.