Crisi politica a Trebisacce: l'Opposizione chiede le dimissioni del sindaco Aurelio
Parla il consigliere comunale Domenica De Marco: «Proseguire così non ha più senso. La città è abbandonata a se stessa. Aurelio prenda atto che non ha più la maggioranza»
TREBISACCE - Continua la crisi politica a Trebisacce. Dopo la precisazione (ultieriore) dei consiglieri Claudio Roseto, Daniela Nigro, Carlotta Andriolo e del presidente del Consiglio comunale Salvatore Carlomagno che prendono le distanze dal "loro" sindaco ma non si dimettono, ecco il punto di vista del consigliere di Opposizione “Gruppo insieme si può”, Domenica De Marco.
«Onestamente pensavo che fosse più semplice dare un contributo alla crescita del proprio paese, ritenendo che anche dall’opposizione si possa contribuire a migliorare le scelte della maggioranza e quindi essere costruttivi. Però mi chiedo dopo quindici mesi di legislatura se i miei pensieri, non solo non siano consoni ma possono essere attuali e in qualche misura applicati».
«Abbiamo cercato di dare un contributo costruttivo, segnalando carenze e disservizi, denunciando abusi e formulando proposte. A dire la verità tutto è rimasto come prima, non avendo mai ricevuto o percepito riscontro. Ora capisco i dissapori all’interno della maggioranza e questa crisi politica che poi è la conseguenza di rapporti personali lacerati e soprattutto dell’assenza di comunione tra intenti. Oggi il paese è all’abbandono. Non lo dico io che può sembrare di parte in quanto opposizione, ma basta girare e parlare con la gente per rendersi conto. Il distacco con i cittadini è notevole. Allora mi chiedo di nuovo: «È meglio continuare a campare, anziché porre fine ad un’esperienza politica inefficace ed inesistente, oppure dare la possibilità ai cittadini di poter scegliere di nuovo un’amministrazione che sia capace di intraprendere al meglio le istanze dei cittadini, dare risposte ai problemi e soprattutto dare un’immagine nuova di una cittadina moderna e ambiziosa come vuole essere Trebisacce»?
«Il tempo passa inesorabile e Trebisacce sta pagando un prezzo altissimo, sia in termini di progettazione, programmazione, efficienza e soprattutto di immagine distrutta in soli pochi mesi. Prenda atto che non ha più maggioranza senza giocare a chi avrebbe la responsabilità della caduta dell’amministrazione. I cittadini non aspettano altro e mai come ora sarebbero contenti di avere il commissario».