Amministrative Crosia 2024, formalizzato l'accordo tra M5S e Partito Democratico
Lo annuncia il consigliere regionale Davide Tavernise: «Un progetto inclusivo per chiunque condivida una necessaria ripresa della vita amministrativa». Ora bisognerà capire cosa farà il centro destra
CROSIA - Anche Crosia, il comune alla porta est di Corigliano-Rossano, con una comunità che conta ormai quasi 10mila abitanti, nella prossima primavera si recherà alle urne per rinnovare il Consiglio comunale ed eleggere il nuovo sindaco. Al momento c'è solo una certezza: il sindaco uscente Antonio Russo, giunto al termin della sua doppia legislatura, non potrà ricandidarsi, aprendo di fatto una grande bagarre elettorale.
I primi ad uscire fuori e a mettere nero su bianco un accordo di fatto in vista delle amministrative sono state le forze di opposizione, in particolare il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico che proprio stamattina, per bocca del capogruppo regionale pentastellato, Davide Tavernise, hanno annunciato un patto di alleanza proprio in vista delle comunali 2024.
«Partito Democratico e Movimento 5 Stelle insieme per costruire un'alleanza utile ad affrontare le prossime elezioni amministrative del Comune di Crosia». Telegrafico e chiarissimo il messaggio di Tavernise. Che poi aggiunge: «Le due forze politiche hanno siglato un accordo sulla base di un progetto che rispecchia i rispettivi valori di appartenenza con un progetto inclusivo per chiunque condivida una necessaria ripresa della vita amministrativa su principi di serietà, trasparenza e dignità di tutti i cittadini di Crosia che con la recente amministrazione Russo si sono persi».
Nei prossimi giorni i due partiti apriranno ad incontri leali e costruttivi con le tante realtà presenti sul territorio.
Insomma, un'alleanza politica. Di diverso tono dalle alleanze civiche di un tempo che consentivano di inglobare al loro interno più anime anche di diversa estrazione ideologica. Con questo passaggio, di fatto, M5S e Pd mettono un sigillo importante sulla guida ma anche sulla leadership di coalizione che non potrà che essere a trazione giallo-rossa.
Cosa faranno gli altri? A Crosia c'è grande fermento. Anche sugli altri fronti politici. Nei giorni scorsi nel centro storico si è tenuta la festa provinciale di Fratelli d'Italia che ha schierato in piazza del Popolo tutto il suo armamento istituzionale, dai dirigenti provinciali per finire ai parlamentari, guidati dal senatore Ernesto Rapani, per finire alle rappresentanze in Consiglio regionale. Un segnale chiaro, forte, inequivocabile, per lanciare un messaggio: FdI farà parte della bagarre elettorale e possibilmente - come da tempo sussurranno gli alti graduati del partito - ci sarà con il proprio simbolo e i propri uomini, a voler dare ancora più forza a quel progetto nazionale e regionale che sostiene il governo Meloni.
A Crosia, ovviamente, essendo comune inferire ai 15mila abitanti, il sistema elettorale è il maggioritario pure. Non sono ammesse coalizioni di fatto tantomeno liste bicicletta. Ogni candidato sindaco deve avere la sua lista di riferimento. In questo caso, Fratelli d'Italia, se terrà fede al suo principio di portare il simbolo nella scheda elettorale, potrebbe inglobare alll'interno delle sue liste anche altre anime di centro destra e quindi anche un frangia di Forza Italia (gli stessi che, sotto mentite spoglie, a questo punto, potrebbero confluire anche nella lista Pd-M5S). Insomma si profila sicuramente una corsa a tre, con i due blocchi storici a contendersi lao scranno più alto della città, più il terzo soggetto rappresentato da quanti in questi ultimi dieci anni hanno guidato la città traentina.
È quasi scontato, infatti, l'ex blocco civico della Lista Evoluzione, traino delle ultime due campagne elettorali, possa lasciare spazio ad una nuova compagine, rinnovata, giovane, nel solco della continuità amministrativa. A guidare questo gruppo che da sempre e senza mai nasconderlo si rifà all'opzione di centro destra (Lega e Forza Italia su tutti) potrebbe esserci Francesco Russo, attuale presidente del Consiglio comunale di Crosia. Che potrebbe raccogliere il testimone e rigenerando la classe politica di quell'humus in cui si è sviluppata l'esperienza amministrativa partita nel 2014, potrebbe candidarsi a sindaco.
Non è da escludere, infine, che in città, una comunità in continuo fermento, possano nascere a breve anche altri gruppi di interesse, che hanno le carte in regola per presentarsi all'elettorale con una propria proposta programmatica.
Insomma, una partita apertissima