A Villapiana è iniziata la campagna elettorale all'insegna dei colpi bassi: l'esecutivo scende a difesa di Tiripicchio
Dopo l'attacco di Filardi sull'affaire del Lido Tiziana, l'Amministrazione comunale chiarisce sull'ordinanza di sgombero (mai) revocata: «Un mero gioco di equivoci»
VILLAPIANA – Anche nella ridente cittadina della Piana di Sibari è iniziata la campagna elettorale in vista delle Amministrative 2024. E i toni ma soprattutto gli argomenti – a quanto pare – non sono affatto parlamentari. Si procede per colpi bassi ed il primo ad aver iniziato il match è stato il capogruppo d’opposizione Domenico Filardi, che è andato a pescare una vecchia questione relativa allo sgombero dalle aree abusive dello storico Lido Tiziana, uno stabilimento che sorge sulle dorate spiagge di Villapiana Scalo da quasi un secolo, e le ha rovesciate tutte e per intero sulla testa del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Tiripicchio, ultimo discendente della dinastia di quella grande rotonda sul mare Jonio (ne abbiamo parlato qui). Ma a colpo basso, solitamente si risponde con un gesto tecnico. Anzi, due. E così è stato: forte e dirompente, quello assestato dall’Amministazione comunale di Villapiana e dallo stesso Tiripicchio che, nel ribattere punto su punto alle affermazioni «inveritiere e diffamatorie» di Filardi, sollevano anche una questione morale che va dritta su due grandi questioni che hanno interessato e interessano ancora la comunità villapianese: l’eco distretto e il centro di compostaggio.
Ma andiamo per ordine. Non esisterebbe alcun iter burocratico “agevolato” che avrebbe favorito la non bonifica delle aree occupate abusivamente dal Lido Tiziana, finito nel merino del capogruppo di opposizione, ha una chiara trafila: «La concessione in sanatoria del 24.05.2019 n.19 – si legge nella nota del Comune - è stata emessa con precise prescrizioni conseguenti all’interlocuzione di tutti i soggetti istituzionali competenti…Nella voluta confusione ricostruttiva della sequenza degli atti, il consigliere Filardi dimentica o non ha inteso leggere che è pervenuta presso l’Ente in data 31.05.2022, su piattaforma SUAP, una richiesta di “Riqualificazione Stabilimento balneare Lido Tiziana” dalla quale è derivata l’apertura di una conferenza di servizi tra tutti i soggetti istituzionali preposti che, nel caso di specie, sono stati: Dipartimento U.O.A. Forestazione e difesa del suolo; Provincia di Cosenza Settore Pianificazione Territoriale; Soprintendenza archeologica delle arti e paesaggio; Settore demanio marittimo contratti di fiume e di costa; Agenzia del demanio. La successiva determina n. 6 del 16.03.2023, riguardante pertanto la riqualificazione del 2022, è stata annullata in autotutela con contestuale riapertura della conferenza di servizi». Quindi, non ci sarebbe stata alcuna revoca dell’ordinanza di sgombero, come prospetto dal consigliere Filardi «ma – precisano dal palazzo di città - un mero gioco di equivoci, espressione di una propaganda da bottega di infimo gusto».
Fin qui la questione squisitamente tecnica. Poi la questione morale e politica riguardo alle coincidenze temporali del rilascio della concessione edilizia in sanatoria, del permesso in costruire richiesto dopo pochi giorni dal "Consiglio sull’eco distretto" o dalla chiusura della vicenda "centro di compostaggio".
«Questa – scrive l’AC nella nota - non è politica, è mero chiacchiericcio malpensante, volutamente orientato ad adombrare l’operato della Maggioranza non avendo altri strumenti o argomentazioni. Si invita il solerte consigliere Filardi, a raccogliere la documentazione in suo possesso o quella che vorrà eventualmente acquisire mediante accesso, rivolgendosi direttamente alla Procura di Castrovillari ed assolvendo, così, ad un suo preciso dovere di denuncia con relativa assunzione di responsabilità, ove ritenga sussistenti profili di responsabilità penali. Nella ambiguità dell’ultima riflessione conclusiva, le perplessità del consigliere Filardi assomigliano molto ad una chiamata alle armi del tutto autoreferenziale».
Di fatto, però, al netto delle posizioni politiche e giurisprudenziali che riguardano il Lido Tiziana, c’è un altro e ulteriore dato che scade nell’intimo, nel personale di una figura istituzionale. Filardi ha preso di mira il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Tiripicchio. Lo stesso che in una lunghissima lettera inviata all’accusatore non ha mancato di difendere la sua onorabilità di rappresentante istituzionale e di imprenditore, sottolineano la sua non ricattabilità. «Per Filardi – e adesso è proprio Tiripicchio che parla - alcune cose, quelle degli altri in particolare, devono assumere una valenza diversa da quella che hanno in realtà o rispetto ad altre, come magari il riempirsi la bocca con la lotta agli impianti (rifiuti, ecodistretto, compostaggio, etc. ndr) senza però parlare mai, e dico mai, degli impianti che la parte politica che rappresenta oggi, invece, ha realizzato davvero a Villapiana e che peró niente hanno a che fare con l’ambiente…» Filardi, inoltre «manifesterebbe anche una bassa considerazione di me – è sempre Tiripicchio a parlare - se ritiene che mai potrei fondare una mia uscita dalla maggioranza su ragioni di carattere personale invece che su dati reali e concreti che riguardano l’attività amministrativa ed il metodo con la quale viene esercitata piuttosto che la difficoltà di dialogo o l’isolamento o altro ancora. Naturalmente difenderò sempre, la mia azienda e la sua storia, da una attività tecnicoamministrativa singolare, come una conferenza di servizi per l’ottenimento di un permesso di costruire basato su di un progetto di demolizione e ricostruzione che invece di 45 giorni dura più di 2 anni, che ottiene i pareri di tutti gli enti della Calabria, che si chiude positivamente presso il Comune di Villapiana e che poi in un mese si annulla, si riapre, e si richiude negativamente solo però, per il Comune di Villapiana».