Comunali ‘24, Centro Destra ancora in alto mare: la clausola Straface, i malumori di Azione e la carta FdI
Dopo la “ritirata” della consigliera regionale, che si candiderebbe solo se Occhiuto virasse verso Bruxelles, sul piatto non ci sarebbe ancora nessun nome. Intanto i centristi rivendicano spazio ma è la Meloni che alla fine potrebbe decidere tutto
CORIGLIANO-ROSSANO – Poco più di sette mesi alle elezioni amministrative di Corigliano-Rossano, le seconde dopo la fusione, e ancora il campo della battaglia elettorale è pressoché intonso. L’arena del Circus politico è vuota mentre sugli spalti ci sono quasi 80mila persone in attesa di un’epica lotta tra candidati. L’unico che si è affacciato alla porta, con solita spocchia e strafottenza (politica, s’intende!), attendendo gli avversari con sorriso beffardo, è il sindaco Flavio Stasi. L’unico. Anche se il suo sembra essere un coraggio strategico, carico di tantissimi paletti mentali e regole ferree. Come quella – ad esempio – di non voler accettare alcun confronto pre-elettorale se non con i candidati a sindaco. Che, come dicevamo, al momento non ce ne sono. Tranne lui!
Intanto i mesi passano e la macchina elettorale e della propaganda, almeno nelle stanze del palazzo di città, è tutt’altro che ferma. È ovvio e forse pure giusto – del resto lo hanno fatto tutti i suoi predecessori - che Stasi utilizzi tutte le carte a disposizione per indorare cinque anni di amministrazione non certamente sfolgoranti ma, senza dubbio, efficaci per la sua attività di governo.
La vera fase drammatica, al contrario, sembra patirla il centro destra. Che se da un lato dimostra di avere numeri, capacità, argomenti e una filiera istituzionale impressionante per poter vincere, anzi stravincere, le prossime competizioni elettorali di Corigliano-Rossano, dall’altro sembra non aver trovato ancora la quadra sul nome del candidato. Qualcuno all’interno della casa dei sovranisti-liberali-moderati sostiene che ancora non ci sia nemmeno l’ombra di un nome e che quella famosa “lista” sia stata più una trovata propagandistica che non altro. In verità i nomi ci sono. E ce ne sono tantissimi ma su nessuno pare possa esserci, al momento, convergenza unanime.
La "clausola Occhiuto"
L’unico nome che potrebbe mettere insieme un po’ tutti continua a rimanere quello di Pasqualina Straface. La pasionaria di Forza Italia, oggi consigliere regionale e presidente della Commissione sanità, nei giorni scorsi, proprio a seguito di un nostro articolo, ha ribadito di «non avere alcuna intenzione di candidarsi a sindaco». Parole che suonerebbero come una sentenza. Ma in realtà non è così. Perché sulla Straface rimane in piedi la “clausola Occhiuto”. Infatti, nel caso in cui il governatore della Calabria dovesse decidere di candidarsi alla Europee (ovviamente con la certezza di ottenere un seggio a Bruxelles) e quindi di abbandonare il leggendario decimo piano della Cittadella, per l’ex sindaca coriglianese quella di candidarsi alla guida del centro destra rimarrebbe l’opzione più accreditata per rimanere nell’agone politico. Pare, però, che Occhiuto non sia più molto persuaso di virare sulla strada del Parlamento Europeo anche se dai tempi della sua decisione dipendono anche quelli della campagna elettorale coriglianorossanese.
La prelazione di Meloni su Corigliano-Rossano
E sono proprio i tempi la spada di Damocle del grande carrozzone conservatore. E a questo punto da Roma potrebbero arrivare altri input. Uno su tutti: l’opzione Meloni sulle amministrative della grande città della Sibaritide. Già, perché in primavera oltre a Corigliano-Rossano andranno al voto anche Reggio Calabria e Vibo Valentia. Su entrambe le città capoluogo prevarrebbe il diritto di prelazione di Forza Italia rispetto al candidato sindaco chiedendo a Lega e, soprattutto, a Fratelli d’Italia di accodarsi. A questo punto la leader maximo potrebbe far valere la sua posizione proprio su Co-Ro e pretendere, di fatto, che il candidato sindaco sia espressione di Fratelli d’Italia. Ecco allora che il partito di Governo non potrà sbagliare e non potrà sbagliare soprattutto la Premier che su questa campagna elettorale ci metterebbe direttamente la faccia insieme, ovviamente, a quella di Ernesto Rapani che di giorno in giorno diventa sempre più “Plantageneto” di FdI in Calabria.
Non solo la questione candidati. Ci sono anche i mal di pancia di Azione
Ma nel centro destra non ci sarebbe solo la grana del candidato sindaco. Non mancherebbero, infatti, nemmeno malumori, malesseri e mal di pancia. Specie nell’area centrista, quella che – ad oggi – conta ben sette rappresentanze all’interno del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, rispetto alle zero caselle occupate da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Su tutti c’è Azione che in Calabria ha giurato fedeltà assoluta a Roberto Occhiuto e al centro destra e che a Corigliano-Rossano vuole far parte della grande coalizione liberale-conservatrice. A patto che Forza Italia e Fratelli d’Italia giochino a pari dignità. Non è passato inosservato, infatti, lo scambio di opinioni, dai toni duri e perentori, che una settimana fa si è consumato ai margini e nel dietro le quinte della manifestazione sul tribunale, tra il consigliere regionale di Azione Giuseppe Graziano e Mario Smurra, maggiorente di FdI nell’area Nesci, proprio sugli squilibri che si starebbero vivendo in questo momento nel centro destra. Azione – appare chiaro – rivendica pari dignità dal momento che, ad oggi, rappresenta l’unica forza che in città è riuscita a racimolare preferenze dirette sui candidati, eleggendoli nell’Assise civica. E non è detto, dunque, che in caso di impasse i calendiani calabresi non possano avanzare anche una loro candidatura a sindaco all’interno del centro destra.
Da Azione ad Avanguardia Libera, il movimento civico che fa capo a Marco Graziano (fratello di Antonello, direttore generale dell’Asp di Cosenza) e Raffaele Vulcano (consigliere comunale eletto in quota FdI e poi passato al civismo), il passo è brevissimo. Anche i movimentisti chiedono spazio ma soprattutto considerazione all’interno della grande famiglia che si estende da destra verso il centro. Avanguardia libera non manca di punzecchiare i possibili, papabili e auspicabili alleati. Che potrebbero diventare avversari e dare il “la” a quel grande scisma che – a dire la verità – nel popolo di centro destra a Corigliano-Rossano nessuno si augura!