8 ore fa:La Calabria del nord al centro della maxi-esercitazione della Nato con portaerei e jet F-35 | FOTO
13 ore fa:Rossanese, Aloisi suona la carica: «Serve l’aiuto di tutta la città»
7 ore fa:Pedro's diventa Cavaliere della Cucina italiana nel mondo
9 ore fa:Tutto pronto per la "Corri e Cammina per l'Inclusione! Oltre ogni traguardo"
12 ore fa:Destinazione turistica? «Servono numeri, contenuti e identità»
9 ore fa:Al via "Cultural Heritage Hub": tra i partner anche il Parco Archeologico di Sibari
9 ore fa:Porto di Schiavonea, bloccate le attività portuali per un guasto alla colonnina del rifornimento
11 ore fa:La Cisl Calabria si prepara al Congresso del 23 e 24 maggio
13 ore fa:A Corigliano-Rossano nasce Risea: un presidio sicuro per le donne vittima di violenza - VIDEO
12 ore fa:Sanità, Zangaro e Sapia: «Il tempo dell’attesa è finito»

«Spaccati a metà. Questo sarà il risultato dell'autonomia differenziata... e Occhiuto plaude»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Nella serata di ieri il governo Meloni ha approvato il Ddl del ministro Calderoli in merito alla autonomia differenziata tra le regioni d'Italia.

«Nessuna programmazione, nessuna innovazione, nessuna definizione preventiva dei Lep e dei costi standard. Questo è il risultato della manovra voluta e votata dal governo di destra attualmente in carica. La volontà è chiara, lasciare che il nostro paese cammini a due velocità, da un lato il nord e dall'altro il sud».

È quanto si legge in una nota stampa del Movimento politico Corigliano-Rossano Futura, che così continua: «L'invarianza della spesa da parte dello Stato si traduce tuttavia nel mantenimento dello stato attuale con il risultato che il gap attualmente esistente tra Sud E Nord non potrà essere colmato se non attraverso l'imposizione regionale. Eppure la definizione preventiva dei livelli essenziali di assistenza era l'unica formula che poteva eliminare il rischio di un sottofinanziamento per le regioni meridionali. Ma di tutto questo nella manovra approvata dal governo, nemmeno l'ombra. Una manovra che si inserisce in un quadro che lascia al Parlamento un ruolo marginale e che viene completamente tagliato fuori considerato che lo strumento prescelto per il varo dei diversi provvedimenti collegati è il Dpcm e non la legge emanata dal Parlamento».

«E mentre il rischio più elevato – spiegano - riguarda la possibilità che si vengano a creare tanti sistemi di istruzione, lavoro, assistenza sociale e salute quante sono le regioni, il governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto plaude a tutto ciò non tenendo in considerazione che la nostra regione è probabilmente quella che pagherà il prezzo più caro. Nessuna garanzia, ne misure ipotizzate per limitare i danni che ne potrebbero derivare. Il ddl Calderoli è di fatto una scatola vuota e il fatto di non aver previsto nulla rispetto a quanta e quale autonomia, per quale regione, a quali costi non fa altro che confermare il pensiero di chi come noi in questa manovra ci vede soltanto un assist alle regioni economicamente più forti».

«Come movimento attivo oramai da diversi anni ci siamo incontrati e abbiamo deciso di prendere apertamente posizione. Lo ha già fatto anche il Sindaco Stasi che criticando aspramente l'impianto di questa riforma che non tiene conto delle reali esigenze di tutto il Paese, ha anche richiamato l'attenzione dei Parlamentari e governatori rispetto alla necessità che gli stessi assumano una posizione netta e chiara. L'Italia è chiamata ad affrontare una fase cruciale in termini di ripresa e sviluppo economico attraverso l'utilizzo delle risorse europee e nazionali e questa sfida la si può vincere solo se l'intero paese corre con la stessa velocità e con gli stessi diritti. È per questi motivi che non ci fermeremo qui, continueremo a tenere alta l'attenzione alimentando un dibattitto che non può e non deve fermarsi qui».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.