Demolizioni fabbricati abusivi, Stasi e Fratelli d'Italia non parlano la stessa lingua
Il sindaco di Co-Ro continua a difendere e promuovere l'azione contro l'abusivismo sul demanio marittimo ma i meloniani spingono la questione su un altro piano, più ampio: i manufatti abusivi realizzati tra il 2020 e il 2022
CORIGLIANO-ROSSANO - «Abbiamo notato, con grande rammarico, come il sindaco di Corigliano Rossano, abbia fatto grande confusione, e come sempre buttato in caciara, argomentazioni che lo inchiodano e che non gli risparmiano magre figure, che rappresentiamo in ordine sparso». A tenere banco è ancora il caso delle demolizioni dei fabbricati abusivi. Da un lato c'è il sindaco che nei giorni scorsi ha annunciato l'abattimento di altri tre stabili lungo il demanio marittimo, dall'altro il circolo cittadino di Fratelli d'Italia che aveva subito ricordato al primo cittadino come, secondo dispositivo e "sollecito" del presidente della Regione Calabria, di immobili abusivi di abbatere ce ne sarebbero ben 21 su tutto il territorio comunale. Quindi, altro che soddisfazioni! Tutto questo in una serie di "botta e risposta" che ha animato l'ultimo weekend e che continua a tenere banco.
L'ennesimo rimbrotto di Stasi, infatti, non è piaciuto ai meloniani di Corigliano-Rossano che sono ritornati ad incalzare il primo cittadino sull'argomento. Sintomatico che i due, di fatto, non parlano la stessa lingua.
Le accuse che FdI chiama «figuracce del sindaco» sono molteplici e vanno da quella di essere un «leone da tastiera» a quella di non aver voluto comprendere le sollecitazioni chiare pervenute dal partito d'opposizione.
«Non comprendiamo perché - si legge in una nota di FdI Corigliano-Rossano - dica a noi che dobbiamo studiare, perché se lui leggesse il nostro comunicato, con un pizzico di maggiore tranquillità e minori ansie, capirebbe che non ci siamo riferiti alle demolizioni demaniali ma a tutti quei manufatti abusivi che insistono sul territorio cittadino, sui quali sono intervenuti – dal 2020 al 2022 – la Guardia di Finanza e la Polizia municipale».
«Se fosse meno nervoso ed impulsivo - prosegue la nota nel continuo riferimento a Stasi - forse perché sente il fiato sul collo, agirebbe con meno prosopopea e più consapevolezza delle sue funzioni: non quelle del ragazzetto tutto monitor e tastiera catapultato in ruoli a lui non confacenti mentre continua ad ingannare i suoi concittadini ed a spendere e spandere risorse pubbliche per la sua personale campagna elettorale, ma nelle vesti di Sindaco, anche se, ahinoi, improvvisato al ruolo».
«La Regione - tuonano da FdI - lo ha diffidato per la seconda volta. E con tanto di decreto, il presidente della Regione lo invita a sanare quelle situazioni che viceversa sarebbero sanate d'ufficio attraverso la nomina di un commissario». Diffide che farebbero il paio con quelle (certamente due, ma forse tre) del Ministero dell'Interno per via di uno Statuto che ha lo stesso «valore della cartastraccia» e con gli ammonimenti della sezione regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti (delibera n° 80/2022). «Ci piacerebbe capire – conclude la nota di Fratelli d'Italia – ma non ci riusciremo mai perché per noi la ragione prevale sui “muscoli”».