Ritornano le Province con il voto diretto? Il Governo Meloni ci sta pensando
Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha lanciato il sasso raccolto già da Forza Italia e Azione. E se la "restaurazione" portasse anche a una rimodulazione dei territori e a una nuova provincia di Co-Ro?
COSENZA - «Credo che sia necessario ricreare il soggetto provincia, che debba essere eletto nel suo presidente e nel consiglio con una elezione diretta». È quanto ha detto il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, intervenendo all’evento “Lombardia 2030” a proposito di un possibile ritorno delle Province, soppresse dalla legge Delrio del 2014.
«Purtroppo moltissimi Comuni in Italiahanno dimensioni ridotte e si sono trovati in difficoltà con la soppressione delle Province – ha aggiunto Calderoli -, che potevano svolgere funzioni per conto dei comuni più piccoli. Credo che la ridefinizione di un soggetto intermedio fra Regioni, comuni gradi e piccoli sia qualcosa di determinante».
Una posizione, quella del Ministro Calderoli che sembra abbia incassato reazioni favorevoli bipartisan, da Forza Italia ad Azione, sono tutti favorevoli ad una "restaurazione" delle Province. E chissà, anche con funzioni diverse e maggiori. Si pensi al caso emblematico della Provincia di Cosenza che gestisce un territorio complesso e vasto quanto quello della regione Liguria. Ad oggi, l'ente guidato dalla Succurro, è un elefante con i piedi nelle sabbie mobili. Tante potenzialità che potrebbero essere espresse ma la carenza di fondi e finanziamenti fa sì che tutto cammini a rilento. Un caso su tutti, le strade. Nel territorio cosentino ci sono cetinaia di vie interne, essenziali per la sopravvivenza dei comuni dell'entroterra, che da decenni vivono in una condizione di degrado. Tutto scorre e nessuno interviene se non proprio la Provincia con attività straordinarie.
Ripristinare gli enti intermedi, innanzitutto nella capacità delle loro funzioni amministrative ancor prima che politiche, sarebbe una risposta concreta ai piccoli e grandi problemi dei territori interni.
E qualora le province dovessero ritornare, perché non pensare in grande? Forse ora - soprattutto dopo la fusione - Corigliano-Rossano potrebbe ambire ad essere sede provinciale.