Politiche, la sfida naturale nel collegio uninominale di Co-Ro sarebbe tra Rapani e Zagarese
Il primo, volto storico e coerente di Fratelli d’Italia; l’altro, giovane e di sintesi per l’articolato panorama del Partito Democratico. Entrambi rappresentano la condizione indispensabile per un territorio tentato dall’astensionismo: sono del posto

CORIGLIANO-ROSSANO – È iniziato il conto alla rovescia in vista della presentazione delle candidature per le elezioni Politiche del 25 settembre. I telefoni in queste ore bollono: da destra a sinistra, passando per il redivivo e ricompattato centro. Tra auto-candidature (sapeste quanta gente c’è in cerca di un pennacchio!) ed auspicate determinazioni (tanti non vogliono mettersi in gioco per non rischiare di fare una figura barbina) c’è chi, invece, naviga verso una campagna elettorale estiva e anomala sospinto dal vento naturale anche se l’esito delle urne è tutt’altro che certo. Specie nel collegio camerale jonico di Corigliano-Rossano che comprende la Sibaritide-Pollino e l’intera provincia di Crotone.
Ancora oggi stime, analisi e intenzioni di voto in quest’area della Calabria sfuggono ad ogni pronostico e sondaggio. Persino l’espertissimo Istituto Cattaneo (quello che nel 2018 previde prima di tutti lo tsunami giallo del Movimento 5 Stelle) non si sbilancia e lascia il collegio jonico apertissimo ad ogni sfida. E questo perché in questo territorio esistono due elementi, l’uno consequenziale all’altro, che provocano orticaria al sistema democratico italiano: riluttanza verso la politica e quindi astensionismo.
L’unico e solo antidoto per tentare di rimettere in circolo interesse verso le urne tra gli elettori – anche se dopo l’ultima esperienza elettorale nazionale anche questo sembra possa avere un effetto blando – è quello di proporre credibili candidature del territorio, persone che ci mettano la faccia, nella buona e nella cattiva sorte, che abbiano forte il senso del pudore e della responsabilità (ne avevamo parlato nei giorni scorsi nel nostro editoriale). Perché a queste latitudini – lo ribadiamo - dove scippi e depauperamenti di servizi e negazioni di diritti rimangono all’ordine del giorno c’è bisogno di avere un contatto diretto con chi chiede di essere un rappresentante del popolo all’interno delle Istituzioni.
A questo punto, è naturale pensare ad una sfida nell’uninominale (sfida secca, vince chi prende più voti) tutta interna all’area della Sibaritide-Pollino, almeno per quanto riguarda i grandi blocchi partitici tradizionali (centrodestra e centrosinistra), atteso che il movimentismo grillino (e sue declinazioni) pare continui ad avere un forte seguito, quello maggioritario, nell’area del crotonese.
Ci sono due nomi su tutti che nelle ultime ore si fanno naturalmente spazio per una sfida tutta coriglianossanese e sono quelli di Ernesto Rapani, architetto, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia già candidato alle ultime Politiche (proprio nell’uninominale) e rimasto fuori – come tutti – per il tornado pentastellato che in Calabria conquistò 6 collegi su 8; e di Aldo Zagarese, avvocato, già commissario provinciale del Pd e capogruppo in Consiglio comunale a Corigliano-Rossano e qui anche nella veste di consigliere provinciale.
Se per Rapani la candidatura sembrerebbe scontatissima (per lui si vocifera addirittura una doppia candidatura sia al maggioritario che nelle liste del proporzionale), considerata la sua coerenza politica in un partito, quello della Meloni, in cui ha militato sin dalla nascita (da quando contava il 4% fino ad oggi che si prospetta goda addirittura del 25% dei consensi) senza mai tentennamenti e ripensamenti; per Zagarese la candidatura sarebbe più strutturata. Il giovane dirigente dem, infatti, rispecchia benissimo le qualità richieste dal partito, in un quadro di coerenza, prospettive e coinvolgimento del cosiddetto “campo largo”. È, tra l’altro – dato assolutamente non secondario – tra i pochi ad aver seguito il lungo e doloroso processo di transizione del partito rimanendo sempre lì al suo posto, a servizio del partito.
Insomma a premiare sia Rapani che Zagarese in questa sfida “naturale” per un seggio alla Camera, dall’esito incertissimo, sarebbe la coerenza di entrambi affiancata da una buona dose di esperienza politica.
Una cosa è certa, lo dicevamo in premessa: al netto di chi saranno i candidati, per ribaltare la curva dell’astensionismo in questo territorio c’è una regola chiara: zero catapulte. La gente della Sibaritide-Pollino e del Crotone vuole eleggere al Parlamento suoi rappresentanti.