Altomonte, i consiglieri Borrelli e D'Ambra chiedono l'immediata ripresa dei lavori della rete fognaria
La zona attenzionata è contrada Boscari/Farneto. «Non possono continuare a distruggere la nostra comunità e il nostro territorio»

ALTOMONTE - È un grido d'allarme l'ultimatum lanciato oggi dai Consiglieri Comunali Vincenzo Borrelli e Pierluigi D'Ambra ai vertici del Comune di Altomonte.
Con un "sollecito urgente e richiesta chiarimenti" protocollato e indirizzato al Sindaco Gianpietro Coppola, alla Giunta, al Consiglio e all'Ufficio Competente Geom. Giuseppe Capparelli – si apprende dalla nota - i Consiglieri hanno chiesto «la ripresa immediata dei lavori per la nuova rete fognaria, in particolare nella contrada Boscari/Farneto».
«La Prefettura di Cosenza (Enti Locali) – hanno fatto sapere - è stata informata della situazione disastrosa. Basta scuse! La sospensione perdurante dei lavori è inaccettabile! Nonostante precedenti segnalazioni e una richiesta specifica del 13 gennaio scorso siano rimaste lettera morta, i cittadini di Altomonte continuano a subire gravi disagi a causa delle strade ridotte a un colabrodo».
«È una vergogna – rimarcano - giustificare questa paralisi con presunte mancate liquidazioni dalla Regione. I disciplinari di gara sono chiari: i pagamenti alle imprese sono dovuti a stati di avanzamento lavori. Se ci sono problemi, si attivino subito le procedure per sbloccare questa situazione insostenibile. La cittadinanza non sopporta più questa totale inerzia dell'amministrazione e il percepibile stato di abbandono. Le continue riunioni in Comune sono un teatrino che non produce alcun beneficio tangibile, alimentando solo frustrazione e rabbia tra la popolazione».
«Si esige pertanto l'attivazione immediata di tutti gli uffici competenti per far ripartire con la massima urgenza i cantieri di ripristino delle strade, interventi già previsti dal capitolato d'appalto. Non è ammissibile cercare nuovi finanziamenti per ciò che era già incluso nel progetto iniziale. In caso di persistente inadempienza, il Sindaco e la Giunta sono sollecitati ad attivare, senza esitazione, le procedure per la revoca del contratto e l'escussione della polizza fideiussoria, come previsto dalla legge».
«Gli errori politici – concludono - non possono continuare a distruggere la nostra comunità e il nostro territorio. In base all'art. 31, punto 2 dello statuto comunale, si chiede risposta entro e non oltre 3 giorni lavorativi. confidiamo in un vostro pronto e risolutivo intervento».