1 ora fa:Fabbisogno di Personale, approvate dal Ministero le richieste del comune di Co-Ro e dell'Unione dei Comuni
4 ore fa:Polizia Municipale, a Cariati sei nuovi agenti
1 ora fa:Italvolley: Lavia e Laurenzano sempre più protagonisti della nazionale
6 ore fa:Francesco Paolantoni chiude la stagione teatrale di Cassano Jonio
4 ore fa:Tradizioni, cresce l'attesa per l'infiorata in onore di San Francesco
2 ore fa:Giornata Europea del Gelato Artigianale: quest'anno un evento tra Mandatoriccio e Cariati
6 ore fa:Patto di Stabilità, per Ferrara (M5s) «soffocherà i cittadini. Votarlo significa tradire l'Italia»
2 ore fa:Calabria del nord-est a rischio sismico 2: contro i terremoti prevenzione e prontezza
3 ore fa:Eventi sismici e piani di Protezione Civile: a che punto è la Calabria?
5 ore fa:Trebisacce, tutto pronto per il concorso letterario "Il Liceo dona"

Trebisacce 22, primo colpo di scena: la Latronico si ritira dalla bagarre

6 minuti di lettura

TREBISACCE - Loredana Latronico ha ritirato la propria candidatura a sindaco di Trebisacce.

Con una lunga lettera aperta indirizzata ai cittadini di Trebisacce, che vi proponiamo integralmente in chiusura dell'articolo, colei che sarebbe dovuta essere a capo della lista "Noi#per il bene comune", ha spiegato le ragioni per le quali  non concorrerà alla carica di primo cittadino.

L'abbiamo raggiunta telefonicamente e ha dichiarato ai nostri microfoni:

«Non è un momento semplice. Che dire della mancata presentazione della mia lista. Pare che tutti abbiano avuto l'interesse a che io non costruissi la giusta lista per vincere. Non vuole essere presunzione, ma credo che la mia presenza avrebbe sconvolto i piani di tanti. Tutto si è rivoltato in una maniera strana. Gente che era con me si è ritrovata in altre liste, anche senza dire nulla. Alcuni si sono rimangiati il sostegno alla mia candidatura, che all'inizio di questo viaggio era stata condivisa. Alcuni si sono defilati, altri sono addirittura scesi in campo contro di me, a distanza di pochi giorni. Non ho né rimpianti né rimorsi. Il mio essere donna e coerente lo pago. Ma so riazalmi. L'ho già fatto e lo farò anche questa volta. Ho imparato che credere nella buona fede altrui non premia sempre. Ora torno al mio lavoro, che amo e che mi dà tante gratificazioni».

Dallo scritto, che trovate di seguito,  emerge comprensibilmente una forte delusione, e si deduce che la Latronico non sia riuscita a far convergere sulla propria persona le forze e le persone necessarie a chiudere la lista o, meglio, a creane una che avesse il grado di competitività da lei desiderato, anche a causa di un certo numero di tradimenti e abbandoni in corsa. La notizia era nell'aria già da qualche giorno, ma solo oggi, è arrivata la conferma ufficiale.

La lista Noi#per il bene comune avrebbe dovuto rappresentare le forze progressiste di Trebisacce, e sarebbe nata anche con il supporto del segretario del circolo del Partito democratico locale, Giampiero Regino, ringraziato, insieme ad altri,  dalla stessa Latronico in un post sui propri social.

Il ritiro della Latronico, quindi, lascerebbe di fatto il PD orfano di un candidato. Farà ancora in tempo il partito di sinistra a ricollocarsi entro domani mattina, alle 12.00, termine ultimo per la presentazione delle liste, oppure queste elezioni amministrative registreranno l'assenza di una realtà politica che ha di fatto contribuito in modo significativo al goveno cittadino di Trebisacce negli ultimi lustri?

Nella nota stampa diffusa dalla Latronico, si legge:

«Carissimi cittadini di Trebisacce,

ho tentato con un gruppo di amici di trasformare le cose, di modificare i vecchi sistemi della politica paesana, fatta di accordi sottobanco, inciuci, protagonismi e affari, per dare vita a collaborazioni, condivisioni e idee e senza sotterfugi. Purtroppo non ci siamo riusciti!

La squadra di Noi#perilbencomune, forse troppo sognatrice, si è scontrata con il muro del vecchiume politico; Trebisacce ancora non è pronta al cambiamento, sebbene pronta in ogni dove a elargire e a dispensare opinioni, grandi messaggi di ideali politici ma che si riducono in accordi di voti e di potere, gelosie, protagonismi e falsità.

Ci auguravamo in una collaborazione nuova, fatta di giovani, di sognatori, consapevoli che i sogni si possono realizzare se si vuole, ma al di là di alcune persone, belle dentro e che ringrazio per la stima che mi hanno dimostrato, siamo ancora molto lontani dal cambiamento.

I giovani, che parlano di globalizzazione di futuro, in realtà sono ancora troppo legati alle storie passate, cercano di far rivivere momenti esaltanti e di vittoria, ma già trascorsi e che non possono essere adattati al presente. Certo la teoria dei “corsi e ricorsi storici” ancora oggi è studiata, ma tutto ciò che sta accadendo nel nostro pianeta, le guerre, il malaffare, la distruzione dell’ambiente, deve portarci a credere che forse è arrivato il legittimo segnale che il periodo delle “Aristocrazie dei più forti” sta finendo e che quindi nessun ricorso al passato può dare una mano, poiché in quanto passato non esiste più e mai potrà ritornare ad essere attuale.

Mi auguravo una collaborazione femminile, ma il giorno 8 marzo, tanto festeggiato, dura solo quel giorno, con quattro salti, una pizza in autonomia, una bella chiacchierata tra amiche e nulla più, poiché invece, quando c’è il momento di sostener il proprio ruolo, di far capire di quanto siano capaci le donne, diventiamo le nostre stesse nemiche! Non vuole essere una critica distruttiva ma costruttiva affinché anche per noi donne si esca fuori dalle logiche del “eh……grazie ….. ma sai…la famiglia… il lavoro …. Non ho tempo….. “.

Riscontrare l’indifferenza, sebbene si parli tanto di pari opportunità, dispiace e in più, lì dove l’indifferenza non c’è stata e c’è stata un’attività costruttiva progettuale, è prevalso comunque il protagonismo distruggente e non costruttivo, camuffato da logiche ormai è trasentite di partito! Confronti zero!

Abbiamo cercato di capovolgere le vecchie logiche del voto, ma le muffe si sa sono difficili da eliminare!!!

Ciò non significa che il mio desistere è un fallimento. NO ……. Al contrario!!!! La squadra Noi#perilbenecomune lo sa, conosce le motivazioni, sa quali sono stati i preamboli alla mia candidatura, gli sviluppi in corso della formazione e le conclusioni e sa che sono sempre stata convinta, oggi lo sono ancor di più, che quando si crede in qualcosa bisogna insistere e persistere e ci abbiamo tentato e non abbiamo né rimpianti e né rimorsi.

Noi#perilbenecomune ringraziamo chi ha creduto nel nostro progetto e con forza e tenacia fino all’ultima ora ha contribuito a realizzarlo sapendo che era la cosa giusta da fare!!!.

Personalmente non sono una politicante di professione, certo conosco la politica e come tutti ho i miei ideali, ma nella vita sono un tecnico e in quanto tale coinvolta in un nuovo progetto politico , pulito e lontano da vecchie logiche, è prevalso in noi, in me, il forte senso civico sentendo il dovere di dare una mano, personalmente per quel poco che so della Pubblica Amministrazione.

Ma si sa “i grandi” della politica probabilmente non hanno voluto questo, ma hanno voluto solo affermare che il loro peso è presente sul nostro territorio e che riescono a stravolgere il naturale corso dei rapporti di una semplice comunità.

Detto ciò, Noi#perilbenecomune auguriamo a colui (non ci sono donne) che salirà quei famosi scalini con la sua squadra di agire concretamente per il bene comune, di avere comunque l’umiltà di poter dire “aiutatemi a fare meglio”, che non si chiuda nella torre e diventi l’unico uomo sulla terra. Che ragioni da privato imprenditore, o da commercialista, o da avvocato, o da funzionario dello stato l’importante che agisca sempre secondo i principi della trasparenza, della comparazione e del confronto e che non distolga mai lo sguardo dal pubblico interesse e lì dove possa capire di non farcela, di essere pronto a chiedere aiuto ai cittadini che sempre saranno pronti a dare una mano per il bene della propria città.

Siate consapevoli che c’è una intera cittadinanza che ha bisogno di essere difesa e salvaguardata e per ultimo pensate con la logica della continuità amministrativa, non perdete tempo a trovare il neo degli altri, il tempo è prezioso e i progetti non sono facili da realizzare. Valorizzate le risorse presenti sul territorio e anche all’interno della macchina burocratica e lì dove doveste avere delle incompletezze, state lontani dalle logiche clientelari ma affiancatevi di professionisti capaci e competenti, pronti a dare il massimo, non per un utile economico, ma per servire il proprio territorio senza nulla in cambio, consapevoli solo del sacrificio che dovranno affrontare e della passione che dovranno avere, elementi necessari per il benessere del proprio paese.

A Trebisacce tutta con amicizia Noi#perilbenecomune auguriamo un grandissimo in bocca al lupo».

Chi sono "i grandi della politica" a cui la Latronico fa riferimento? Chi è che avrebbe impedito alla Latronico di costruire una lista competitiva e come?

Sono domanda che da domani saranno al centro del dibattito politico.

 Al di là del comunicato stampa la Latronico ha pubblicato un intervento di carattere più personale sui propri social, all'interno del quale un passaggio registra toni molto duri:

«Un Grazie lo dedico anche a chi non ha creduto in me, a chi si è allontanato, a chi mi ha raggirata, denigrata, a chi mi ha mentito e a chi mi ha voltato le spalle, ringrazio loro perché ciò mi ha permesso di capire ancora di più i miei errori di aver agito sempre in buona fede, errori che mi sono costati e che vi assicuro non rifarò!».

Un'uscita di scena con un lungo strascico di polemiche, che cercheremo di approfondire nelle prossime ore.

Nel frattempo nella giornata di oggi nessuna lista è stata ufficialmente presentata anche se molti candidati e sostenitori si son presentati presso la casa comunale per sottoscrizioni e autentiche.

Non resta quindi che aspettare domani, anche se delle sette liste che di cui abbiamo dato notizia pare che soltano quattro passaranno la fase preelettorale.

Per scorpire quali candidati a sindaco accederanno alla fase del "serale" non resta che attendere le 12.00 di domani.

 

 

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.