A segno la mossa del cavallo, segreteria Pd a Co-Ro: vince Madeo con i voti di Stasi
Teodoro Calabrò ha coordinato perfettamente la mossa finale sul "canape" e non è escluso che ora l'esponente dem della concordia possa essere proposto per un posto in giunta a Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - Lo anticipavamo appena ieri sera (leggi qui), alla fine ha prevalso il dialogo e il buonsenso e chi ha saputo tessere accordi è stato premiato. Franco Madeo ha vinto il ballottaggio per la segreteria del Partito democratico a Corigliano-Rossano: è lui il primo segretario cittadino della grande terza città della Calabria.
All'appuntamento elettorale di stamattina arrivava con lo sfavore dei pronostici (almeno quelli stilati all'indomani delle elezioni del primo turno) ma la squadra che ha saputo formare e la trincea ampia che ha saputo scavare negli ultimi giorni uno dei suoi più importanti grandi elettori, Teodoro Calabrò (uomo di fiducia sullo Jonio di Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo), ha reso possibile quello che fino a poco tempo fa era inimmaginabile. L'area del Pd legata a filo doppio al sindaco di Co-Ro, Flavio Stasi, ha votato in maniera compatta sulla mozione Madeo, portandolo alla vittoria contro l'altro competitor, Giuseppe Tagliaferro, che stamani non si è nemmeno presentato in segreteria per seguire le operazioni di voto.
La mossa di Teodoro Calabrò è stata quella di mettere insieme al tavolo i vertici regionali e provinciali del Partito Democratico con i "ribelli" stasiani. Un'operazione non facile considerato che proprio sulla testa di Stasi, all'indomani delle elezioni provinciali, era stata messa (probabilmente non c'è più) una taglia gigantesca da parte della segreteria nazionale Dem, tanto che in un primo momento si era paventato addirittura un accordo tacito sulla segreteria cittadina tra i due contendenti Madeo e Tagliaferro (ne avevamo parlato anche qui).
«Non abbiamo fatto altro - ha detto Franco Madeo non appena eletto - che mettere in atto una precisa indicazione del segretario nazionale, Enrico Letta: aprire il dialogo con tutte le forze riformiste». Insomma, «un'azione politica - ha precisato ancora Madeo - che guarda al campo largo». In questo caso ad un campo larghissimo, così largo - se si pensa alle diverse aree post comuniste, radicali e ambientaliste a cui parla Stasi - che la mossa doveva essere piazzata in modo secco sul canape del ballottaggio.
E il mossiere Calabrò - lo ribadiamo, deus ex machina di questa operazione - ha giocato bene il suo ruolo nella spola tra lo Jonio e Cosenza. Ora tutti si chiedono se in qualche modo il ruolo di Calabrò verrà riconosciuto. Sappiamo una cosa, che conferma e non smentisce anche chi sta nella strettissima cerchia di Stasi: la giunta comunale ha da tempo un posto libero. E quel posto era stato riservato per definire le dinamiche politiche attorno alla maggioranza.
Il sogno del primo cittadino, infatti, soprattutto dopo la diaspora del gruppo di Corigliano-Rossano Domani, traghettato all'opposizione, è quello di creare un gruppo di governo che unisca il centro sinistra, ovviamente non tenendo fuori il Partito Democratico che - di fatto - resta ancora all'opposizione. Di consiglieri comunali di ispirazione dem nella parte minoritaria dell'emiciclo civico ce ne sono tre: Gino Promenzio, Rosellina Madeo e Aldo Zagarese. Solo quest'ultimo, però, è connotato ufficialmente e coerentemente nel gruppo Pd ed è difficile pensare che, soprattutto oggi, possa muoversi dall'opposizione per migrare nella maggioranza Stasi.
A differenza di Rosellina Madeo che, invece, ha aperto da tempo (almeno dalla scorse provinciali) un dialogo con l'area Stasi. Si paventa infatti che proprio la Madeo per costituire l'anima democrat all'interno del governo possa prima o poi ricoprire un ruolo con Stasi per conto del Pd (ovviamente senza simbolo finché ci sarà Zagarese che è anche molto quotato nelle alte sfere del partito).
Allora per rafforzare ancora di più questa posizione e scandire meglio la suggellata alleanza per l'elezione della nuova segreteria cittadina non è da escludere proprio che possa essere Teodoro Calabrò (o una persona di suo riferimento) ad entrare nella squadra amministrativa. Qualcuno dice che si tratti di una visione fantascientifica, altri "affascinante", altri ancora parlano di pura immaginazione, ma in questa città siamo stati abituati a dinamiche ben più incredibili e mirabolanti. A proposito, lo stesso neosegretario Franco Madeo sul punto non ha confermato ma nemmeno smentito: «Da domani - ha detto - si aprirà una discussione all'interno del direttivo per decidere la linea da intraprendere che sicuramente non potrà esimersi dall'interfacciarsi con l'Amministrazione comunale e con il sindaco Stasi»