Sanità veterinaria, approvata la norma sostenuta da Rapani: «Diamo più forza ai territori»
Il senatore di fratelli d'Italia: «Investire nella sanità veterinaria pubblica significa investire nella sicurezza, nella qualità e nella tutela dell’interesse generale»
ROMA – L’approvazione dell’emendamento a prima firma della senatrice Maria Nocco, sottoscritto anche dal senatore Ernesto Rapani, rappresenta un passaggio rilevante per il rafforzamento della sanità veterinaria pubblica e per la tutela della salute collettiva. Il provvedimento, inserito nella Manovra in discussione in Commissione Bilancio al Senato, interviene su un settore che svolge una funzione essenziale nei territori, in particolare in regioni dove allevamento, sicurezza alimentare e controllo sanitario costituiscono un asse centrale dell’economia e della vita quotidiana.
La norma consente ai medici veterinari specialisti ambulatoriali convenzionati, titolari di incarico a tempo indeterminato e in possesso dei requisiti richiesti, di accedere ai ruoli dirigenziali delle aziende sanitarie, previa verifica di idoneità. Una misura che punta a valorizzare competenze già presenti nel sistema pubblico, rafforzando la capacità di intervento sul campo senza ricorrere a nuovi oneri per la finanza statale.
Il senatore Ernesto Rapani ha sostenuto l’emendamento dopo un percorso di confronto avviato con i professionisti del settore, anche in ambito locale, raccogliendo istanze, criticità e proposte operative. In molte aree del Paese, il lavoro dei veterinari pubblici è determinante non solo per la tutela degli animali, ma anche per il controllo igienico-sanitario, la commercializzazione delle carni, la sicurezza degli allevamenti, la gestione del randagismo e la prevenzione delle malattie trasmissibili.
«Questo intervento normativo nasce dall’ascolto dei territori e da un dialogo costante con chi opera ogni giorno sul campo», dichiara il senatore Rapani. «La sanità veterinaria non è un settore marginale: è una garanzia per i cittadini, per le imprese agricole e per l’intero sistema alimentare». Il provvedimento mira inoltre a rendere più efficace la risposta delle strutture pubbliche di fronte a emergenze sanitarie di origine animale, rafforzando il presidio territoriale e riconoscendo l’esperienza maturata dai professionisti già inseriti nel servizio sanitario.
Un passaggio che contribuisce a superare disallineamenti contrattuali e a dare stabilità a figure che svolgono un ruolo di responsabilità pubblica. «Parliamo di medici che operano tra prevenzione, controlli e tutela della salute – prosegue Rapani –. Dare loro strumenti adeguati significa proteggere le filiere produttive, difendere il lavoro degli allevatori e garantire standard elevati ai consumatori».
L’inquadramento nei ruoli dirigenziali avverrà attraverso un meccanismo di compensazione basato sulla riduzione progressiva delle ore convenzionate, assicurando equilibrio economico e trasparenza. Le Regioni saranno chiamate a monitorare annualmente gli effetti della misura, rendicontando risorse e risultati. «È una scelta di responsabilità che rafforza lo Stato nei territori», conclude il senatore Rapani. «Investire nella sanità veterinaria pubblica significa investire nella sicurezza, nella qualità e nella tutela dell’interesse generale».