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Sanità, il fallimento del «copia incolla» dell'Azienda Zero di Occhiuto e l'inefficacia di 6 rappresentanti istituzionali del territorio

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CORIGLIANO-ROSSANO – Corigliano-Rossano Pulita a valanga sull'emergenza sanitaria ionica e sulla folta delegazione istituzionale che riempie gli scranni del Consiglio regionale e del Parlamento. Che in qualche modo e ad ogni livello - a parere del movimento civico che fa capo al sindaco Flavio Stasi - si sarebbe assoggettata al volere unilaterale del governatore Occhiuto, oggi anche commissario alla sanità.

Sotto accusa c'è Azienda Zero, la nuova struttura aziendale varata nelle settimane scorse con l'avallo del Consiglio regionale, che avrebbe centralizzato e accentrato i poteri della gestione del diritto alla salute. E su questo, scrive stamani Corigliano-Rossano Pultia «c’è un silenzio assordante...senza che nessuno si assuma la responsabilità di dibattere e di arrivare a soluzioni concrete». A parere del movimento l'obiettivo è quello di «una lenta diluizione delle emergenze da servire nel boccale della rassegnazione dei buoni calabresi».

Un «dibattito vuoto» che si sarebbe palesato prima con l'istituzione di Azienda Zero e nelle ultime ore anche con il varo del "Programma per l'ammodernamento tecnologico delle aziende del Servizio sanitario regionale della Regione Calabria".

«È ormai chiaro - scrivono da CRP - che il neo presidente Occhiuto rifugga da qualsiasi sorta di confronto con le aziende sanitarie territoriali, con i Sindaci, con i sindacati e con le opposizioni con cui, invece, dovrebbe avere un confronto per soddisfare la fame di cure e di buona sanità dei cittadini calabresi».

Proprio sull’azienda zero calabrese «la Regione Calabria ha fatto un copia incolla, venuto anche male, dalle altre realtà sanitarie regionali. E qui ci sarebbe tanto da dire». 

Mentre a livello nazionale la legge istitutiva della GSA (gestione aziendale accentrata) veniva recepita nelle varie regioni dopo lunghi e condivisi dibattiti durati mesi o anni, in Calabria ¿senza nemmeno passare nella specifica commissione regionale, veniva licenziata in consiglio regionale con il solo voto della maggioranza e probabilmente senza che nessuno ne abbia compreso davvero le carenze». «Se in altre regioni si parla di collegio dei dirigenti delle aziendale sanitarie e conferenze dei sindaci, quindi organismi decentrati con cui avere confronto, nella legge regionale calabrese N. 32 del 2021, qualsiasi tipo di confronto - precisano - svanisce lasciando molti dubbi sull’effettiva conoscenza dei fabbisogni territoriali».

Stesso cliché del Programma per l'ammodernamento tecnologico. «Basta solo dire che degli 86 milioni di euro previsti, per lo spoke di Corigliano-Rossano è previsto solo un mammografo che va ad aggiungersi a quello donato lo scorso mese da privati (per rinfrescare la memoria è quello che è stato oggetto dei selfie e delle rivendicazioni di alcuni rappresentati politici extra-comunali). Per il resto nulla!!..E senza l’indignazione e la rivendicazione di altre attrezzature da parte dei nostri consiglieri regionali. 1 mammografo, 2 consiglieri regionali e 4 parlamentari».

Infine, per gli stasiani è necessario e urgente lo sblocco dei concorsi per sopperire alle gravi mancanze di personale nelle strutture ospedaliere e «mettere mano alle piante organiche delle varie aziende sanitarie per verificarne macrostrutture e funzionigrammi al fine di stanare i "leggendari" imboscati».

«Pretendiamo più attenzione per il territorio» dicono in conclusione gli attivisti di Corigliano-Rossano Pulita. «Chiediamo a tutte le forze regionali che rappresentano questo territorio di rivendicare le esigenze della nostra comunità affinché si esca da questa “democrazia unilaterale” e si parli davvero di un confronto reale con i territori. Non solo sulla sanità ma anche sugli altri grandi temi».

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.