“Le dimissioni farlocche di Occhiuto” e il “campo largo”: la posizione di Schierarsi
Il movimento vicino a Di Battista: «Serve una liberazione»

CORIGLIANO-ROSSANO- Le recenti dimissioni di Roberto Occhiuto da presidente della Regione Calabria – dimissioni presentate per poter ufficializzare la sua candidatura alle elezioni europee, e poi ritirate – continuano a suscitare reazioni nel panorama politico regionale. Tra le voci critiche si è espressa con decisione Piazza Schierarsi di Corigliano Rossano, realtà civica che ha accolto con favore la notizia, definendola una “liberazione” per la Calabria.
Nel comunicato diffuso dal gruppo, si sottolinea come Occhiuto, nelle sue funzioni “uno e trino” – presidente della Giunta regionale, commissario ad acta per la sanità e commissario della Protezione Civile per gli ospedali – abbia lasciato una regione in gravi difficoltà, in particolare sul piano sanitario. “In questa regione si muore aspettando un’ambulanza”, si legge nel testo, che attribuisce al presidente uscente la responsabilità di una paralisi strutturale del sistema sanitario e di una generale inefficienza nella gestione dei servizi.
Secondo Piazza Schierarsi, le dimissioni rappresenterebbero una certificazione del “fallimento politico del centrodestra” alla guida della Regione. Tuttavia, il comunicato non risparmia critiche neppure alle opposizioni. Il gruppo civico si dice sorpreso dalle “lamentele” del cosiddetto “campo largo” di centrosinistra, accusandolo di non aver saputo svolgere un’efficace opposizione negli anni di governo Occhiuto e di arrivare impreparato all’attuale fase politica. «Se non sono stati capaci di fare reale opposizione o di prepararsi in vista delle prossime elezioni regionali, dovrebbero quantomeno prenderne atto con onestà»,si legge nel documento.
Il messaggio si conclude con un riferimento alla situazione politica locale. Piazza Schierarsi auspica che, dopo Occhiuto, anche il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, scelga di rassegnare le dimissioni. Dopo sette anni di amministrazione, secondo il gruppo civico, la città non avrebbe ancora assunto “le sembianze di una vera città unita”. Anche a livello locale, si legge, “serve una liberazione”.