Il ddl sul Biologico è una «grande opportunità per la Calabria, regione leader nel settore»
Parentela (M5S): «Mi auguro che il Senato definisca il disegno di legge. Il provvedimento consente di migliorare il sistema di controllo della qualità dei prodotti, di sostenere la ricerca e l’innovazione e promuovere progetti di tracciabilità»
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ROMA - «Mi auguro che nel giro di un mese il Senato definisca, come d’accordo, il disegno di legge per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico, appena uscito in terza lettura dalla Camera».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che a Montecitorio siede in commissione Agricoltura.
«Si tratta – spiega il parlamentare – di un’innovazione, cui abbiamo contribuito in maniera determinante, attesa dal comparto da almeno 10 anni. In Italia sono circa 90.000 le imprese certificate Bio, di cui oltre 10 mila in Calabria, che è la seconda regione più produttiva nel settore e quindi potrà avere grandi opportunità».
«Il testo – spiega il deputato M5S – struttura il coordinamento per le attività amministrative e tecnico-scientifiche, istituisce il marchio biologico italiano e un Tavolo specifico per definire le priorità del Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica, anche al fine di agevolare la conversione al biologico delle nostre imprese agricole, di sostenere la costituzione di forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera, di incentivare il consumo dei prodotti biologici attraverso iniziative di informazione, formazione ed educazione, nonché di monitorare l’andamento del settore, di favorire l’insediamento di nuove aziende nelle aree rurali montane e di sostenere e promuovere i distretti biologici, che potranno essere preziosi per lo sviluppo sostenibile delle aree interne, in particolare per il turismo rurale».
«Il provvedimento – continua il deputato – consente di migliorare il sistema di controllo e certificazione a garanzia della qualità dei prodotti, di sostenere la ricerca e l’innovazione, di promuovere progetti di tracciabilità dei prodotti e l’utilizzo di preparati fitosanitari ecocompatibili. Inoltre, nel testo è prevista l’istituzione del Piano nazionale delle sementi biologiche e la creazione del Fondo per lo sviluppo della produzione biologica. Tra l’altro, nell’ambito del Pnrr abbiamo già stanziato 300 milioni di euro dedicati ai contratti di filiera e di distretto biologici».
«Ancora, nel disegno di legge sul Biologico – conclude Parentela – abbiamo anche inserito apposite norme per valorizzare le produzioni tipiche italiane e favorire la sostenibilità ambientale con azioni per l’incremento della fertilità del suolo, l’uso di adeguati metodi di conservazione, confezionamento e distribuzione».