Castrovillari perde centralità e c’è chi pensa agli Stati Generali della città
La proposta della coordinatrice cittadina di Italia del Meridione, Giovanna D’Ingianna, di restituire responsabilità alla democrazia partecipata: «Com’è la nostra vita dipende molto da com’è la città in cui viviamo»
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CASTROVILLARI - “Com’è la nostra vita, dipende molto anche da com’è la città dove abitiamo”. Più che uno slogan nelle corde di Italia del Meridione Castrovillari, questa sembra una vera e propria missione. Tanto da portare il movimento a promuovere alla città l’idea di convocare gli Stati Generali del centro capoluogo del Pollino.
C’è una convinzione di fondo che si legge nelle dichiarazioni del commissario cittadino di IdM Castrovillari, Giovanna D’Ingianna, ed è quella che Castrovillari non è più il centro importante che era un tempo. E se si vuole risollevare le sorti economiche, politiche e sociali di questo grande centro, crocevia e porta d’ingresso della Calabria, è opportuno che siano i cittadini i primi e principali artefici di questa rinascita.
«Dobbiamo riprendere a disegnare il nostro futuro – scrive D’Ingianna nel suo accorato appello volto ad adunare gli Stati Generali di Castrovillari - tutti insieme, per la nostra città, la nostra comunità… Bisogna assegnare gradualmente al nostro ‘io’ – aggiunge - la capacità di ‘occuparsi’ attivamente e fattivamente delle risoluzioni ai problemi, di concerto agli altri, alle parti attive del territorio e alle istituzioni. Castrovillari deve chiarire a se stessa che tipo di città vuole essere: i criteri fondamentali si stabiliscono coinvolgendo le istituzioni, ma anche attraverso una grande consultazione pubblica».
Insomma, sono le corde della “democrazia partecipata” «ed è questa la strada che abbiamo intrapreso e desideriamo condividere».
Da qui l’idea di convocare gli Stati Generali. «Vogliamo delineare un percorso che coinvolga tutti – precisa la coordinatrice cittadina di IdM - nessuno escluso. Infatti siamo convinti che solo se “Castrovillari migliora Castrovillari”, cioè se tutti noi cittadini condividiamo questo iniziale progetto di percorso credibile e realizzabile, allora il sogno di una città aperta, viva, contemporanea, dinamica, diventerà possibile. Questo indica, credere nella “responsabilità individuale”, saper rispettare gli altri, valorizzare il merito e l’impegno di tutti. Significa rispettare la dignità umana, preservare l’ambiente, in cui vivono le nostre famiglie e crescono i nostri figli, a cui siamo tenuti a rendere conto del nostro agire e operare. Non è una protesta – conclude - ma è un’assunzione di responsabilità».
Intanto, nei prossimi giorni, raccolte le istanze e le sollecitazioni, sarà presentato in conferenza stampa il progetto e i vari appuntamenti che seguiranno, con la chiara visione di segnare il cammino della nostra città.