Co-Ro, l’Opposizione attacca Stasi sulla Ss 106: «Manca una visione matura per tutto il territorio cittadino»
«Riteniamo che l'approccio politico dell'Amministrazione Stasi sia totalmente vacante di una visione politica matura condivisibile da tutto il territorio»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Non entriamo nel merito del tracciato della nuova 106, riservandoci di esprimere l'opinione all'interno dell'Assise Civica con l'approvazione o meno di un formale atto deliberativo solo dopo un serio confronto con i tecnici dell'Anas, ma riteniamo che l'approccio politico dell'Amministrazione Stasi sia totalmente vacante di una visione politica matura condivisibile da tutto il territorio».
È quanto dichiarano i consiglieri d’Opposizione Vincenzo Scarcello, di Udc - Unione di Centro, Francesco Madeo di Corigliano-Rossano in Azione, Adele Olivo di Il Coraggio di Cambiare, Gennaro Scorza di Udc - Unione di Centro.
«Manca una seria valutazione del tracciato all'interno del Consiglio Comunale, unitamente ai dirigenti dell'Anas, ai dirigenti sindacali agricoli, ai sindacati del settore balneare. Non penso che vogliamo affidarci alle chiacchiere telefoniche private tra il Sindaco, la Giunta e l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali (ANAS)».
«Manca un serio coinvolgimento delle Comunità e dei suoi portatori di interesse, come è stato fatto da Anas per tutte le altre opere pubbliche e per gli altri tracciati di questa opera. Sinceramente vorremo capire perché non è possibile una franca e aperta discussione sul tracciato che interessa la nostra Città, del quale veniamo a conoscenza tra i vari gruppi di whatsapp come se fossimo ladri di notizie, non Consiglieri Comunali».
«Due anni fa, soffocati da sterili critiche, abbiamo richiesto all'interno del Consiglio Comunale un tavolo tecnico di confronto tra i capigruppo consiliari e l'Anas. Oggi siamo ancora più convinti che tutto ciò debba essere fatto. Non è possibile calare dall'alto un progetto così importante e anche così impattante sull'economia della nostra Città».
«Smettiamola di dividerci tra cittadini cattivi, che non vogliono la realizzazione dell'opera, e cittadini buoni, che vogliono che venga realizzata a tutti i costi, come in molti vogliono far credere. Esistono solo cittadini che hanno legittime aspettative che la politica deve tutelare. Non c'è dubbio, la 106 deve essere realizzata. Deve essere realizzata per lo sviluppo di questa Città e per questo non possiamo trascurare l'impatto che avrà sull'intero settore agricolo cittadino. Eliminerà ancora prodotto agrumicolo, ad oggi assolutamente insufficiente per recuperare un potere contrattuale sui mercati. Certo, non sono motivazioni che devono bloccare l'opera ma sicuramente devono imporre una seria riflessione».
«Il Sindaco Stasi è stato eletto per dirigere il futuro di questa Città, non per subirlo e per questo vorremmo che chiarisse le proprie intenzioni. Si vuole conservare la vocazione agricola di questo territorio o si vuole totalmente stravolgere la nostra economia e la nostra identità? In alternativa quale altro settore si vuole far sviluppare? Ha senso mantenere vincoli "Pai" e "Zone R4", che limitano legittimamente il diritto di iniziativa privata, nei territori dove verrà realizzata un'opera così impattante? Ritenete opportuno coinvolgere il Governo centrale in un progetto di valorizzazione del nostro sistema agricolo? Vogliamo riqualificare il nostro prodotto puntando sulla qualità oppure volete convertire tutto il nostro sistema agricolo dati i danni alle produzioni avute dal cambiamento climatico»?
«Vogliamo cancellare centinaia di anni di storia e dedicare attenzione ad altri settori forse anche maggiormente remunerativi? Sono domande alle quali la politica è chiamata a dare risposte, risposte che devono essere concordate, attraverso un dialogo sereno e costruttivo, con tutti gli attori del territorio interessati, con l'Anas e con il Governo centrale legittimamente interessato alla nostra Città».