Straface (FI) condivide la lettera di monsignor Savino: «La politica come ascolto, dialogo e conoscenza»
«Essere consapevoli di un ruolo di responsabilità che non può e deve essere mai disgiunto dai valori dell’umiltà, della rettitudine morale e dell’incontro e confronto permanente con l’Altro»
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CORIGLIANO-ROSSANO - «Ho letto con particolare attenzione la lettera, inviata agli organi d’informazione, a firma di Monsignore Francesco Savino, Vescovo di Cassano Jonio, con la quale si esortano sindaci, rappresentanti istituzionali, politici e quanti sono impegnati nelle amministrazioni a ciascun livello a interpretare e vivere la funzione politica come una vera e propria missione al servizio della gente comune, della collettività e degli ultimi della società. Non posso che condividere in toto l’impostazione ed i contenuti del messaggio con il quale Sua Eccellenza rivolge un accorato appello alle donne e agli uomini impegnati nelle Istituzioni. Messaggio di profonda sensibilità, spiccato afflato, attualità più stringente che mai e che faccio interamente mio, poiché abbraccia la medesima concezione della presenza e dell’impegno nella vita politica attiva che intendo e porto avanti da anni, e oggi ancor più alla luce dell’importante ruolo conferitomi dai cittadini».
È quanto dichiara, in una nota, l’onorevole Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
«L’emergenza pandemica – aggiunge - ha fatto ulteriormente emergere problemi, deficit, carenze strutturali alle quali la politica, nel corso degli anni, non è stata in grado di fronteggiare fornendo tempestivi e opportuni interventi, celeri ed efficaci risposte alla domanda, legittima e crescente, di servizi essenziali e garanzie dei diritti provenienti dai cittadini. L’invito che il Vescovo di Cassano Jonio ci rivolge, e per il quale esprimo gratitudine e ammirazione, è ispirato a ragioni di buonsenso, mai come in questo momento doveroso in quanti hanno scelto l’attività politica».
«Nel caso della scrivente, – spiega Straface – la personale esperienza politica ha sempre avuto, quale bussola ispiratrice, proprio le virtù invocate con dovizia di argomentazioni da Monsignore Savino. Ritengo, infatti, che solo una politica basata sull’ascolto, sulla conoscenza e sul dialogo sia degna di essere definita tale, animando con passione civile quotidiana le istanze delle nostre famiglie, dei nostri territori, dei nostri diseredati. Quella che stiamo attraversando è una stagione di crisi: sanitaria, economica, morale. Siamo tutti chiamati, pertanto, nell’operosità della vita politica giornaliera, ad esercitare la funzione che ci è stata democraticamente assegnata ad esercitare come un’irrinunciabile ed irripetibile occasione per migliorare e migliorarci, ossia aumentare le condizioni di sviluppo e benessere sociale e, parimenti, crescere ulteriormente mediante il contributo apportato all’edificazione di un mondo più “umano”, rispettoso, ispirato a criteri di giustizia sociale, equità e solidarietà».
«La politica, dunque, quale genuino e trasparente strumento al servizio della “comunità” e per recuperare e valorizzare il senso stesso di questo concetto, consapevoli di un ruolo di responsabilità che non può e deve essere mai disgiunto dai valori dell’umiltà, della rettitudine morale e dell’incontro e confronto permanente con l’Altro» conclude.