Rete Ten-T e tratta ionica, Ferrara (M5s): «Ora tocca alla Commissione europea»
L'europarlamentare del movimento 5 stelle convinta di una rapida soluzione ma avverte: «L'inserimento della fascia ionica nelle rete transeuropea dei trasporti può avvenire soltanto con una modifica dei parametri»

BRUXELLES - «L'inserimento della fascia ionica nelle rete transeuropea dei trasporti può avvenire soltanto con una modifica dei parametri». L'eurodeputata Laura Ferrara dà conto della risposta alla sua ultima interrogazione e ritorna sulla possibile inclusione della fascia ionica calabrese nell'ambito del riesame della realizzazione della rete centrale TEN-T.
«Nella sua risposta la Commissione evidenzia ciò che da tempo dichiaro e cioè che il principale ostacolo all'inserimento di nuove tratte, soprattutto per quanto concerne la Rete Core, siano i vigenti criteri oggettivi stabiliti nella metodologia TEN-T».
"La Commissione – si legge nella risposta alla Ferrara - prevede di presentare una proposta di revisione relativa al regolamento sulla rete TEN-T in linea di principio alla fine di quest'anno, in particolare per rispecchiare le nuove priorità stabilite nel Green Deal e nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente adottata nel dicembre 2020. La proposta dovrebbe inoltre sviluppare l'approccio relativo ai nodi urbani al fine di integrarli meglio nella politica in materia di TEN-T. Ciò comporterà, in primo luogo, l'identificazione di tutti i nodi urbani pertinenti per lo sviluppo della rete TEN-T e, in secondo luogo, la definizione dei requisiti che i nodi urbani dovranno soddisfare.
La proposta legislativa sarà accompagnata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla metodologia TEN-T, che stabilirà i criteri per la progettazione della rete".
«Ed è proprio sulla modifica di questa metodologia che personalmente continuerò a sollecitare la Commissione europea – continua la parlamentare europea del M5S -, senza la quale qualsiasi richiesta potrebbe non essere accolta in quanto, e riporto testualmente quanto scritto dalla Commissaria Adina Valeana "ulteriori aggiunte alla rete centrale devono essere in linea con la metodologia TEN T".
Lo scopo principale di tali Reti è quello di garantire l'accessibilità e la connettività di tutte le regioni dell'Unione, di risolvere il problema delle "strozzature" ed il problema dei collegamenti mancanti dalla precedente pianificazione. Proprio perché non prevista dall'attuale metodologia e dai parametri oggettivi presi in considerazione, è stata fino ad oggi completamente esclusa l'intera fascia ionica calabrese.
Atteso che la rete TEN-T dovrebbe garantire la coesione economica, sociale e territoriale e l'accessibilità a tutte le aree dell'UE, comprese quelle più remote, stimolando in tal modo la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze, non è più differibile l'inserimento della tratta ionica calabrese e quindi una coerente modifica dei parametri affinché ciò sia possibile» conclude Laura Ferrara.