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Corigliano-Rossano: ora è vera crisi politica all'interno della maggioranza Stasi

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Non ci piegheremo». Chi pensava che con l'azzeramento della giunta operato oggi dal sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, si potessero rimettere apposto gli equilibri traballanti della maggioranza consiliare ne rimarrà deluso. Già, perché la mossa adottata dal primo cittadino altro non ha fatto che rimettere ancora più in discussione le posizioni e indispettire quel gruppo di consiglieri comunali che ormai da mesi hanno palesato mal di pancia nei confronti dell'esecutivo.

E le parole, dicevamo, questa volta sono lapalissiane, chiarissime, come mai fino ad ora: «il Sindaco deve fare una scelta, la solita: o si soddisfano appetiti campanilistici o si costruisce la Città Unica». Lo dice in un post sulla propria pagina facebook il movimento civico Corigliano-Rossano Domani che al suo interno conta ben tre consiglieri comunali di maggioranza (Mattia Salimbeni, Antonio Cassano, Rocco Leonardo Gammetta), il vicesindaco Claudio Malavolta, l'assessore al Bilancio Giovanni Palerno. Non solo. A questo drappello si aggiunge anche Piersalvino De Gaetano un altro consigliere comunale malpancista. 

Insomma, non un problema di poco conto per la tenuta dell'Amministrazione comunale. 

«Le richieste avanzate in questi mesi - si legge ancora nel post/comunicato di Corigliano-Rossano Domani - che lui ha ridotto a quisquilie da "bilancino", in realtà riguardano la tenuta della stessa Corigliano-Rossano».

Ci sarebbe, ad esempio, la questione dei messi comunali «è l'ultima delle cretinate - si legge nella nota - ma perdonateci se riteniamo sia profondamente sbagliato tenerne 17 su Rossano e 4 su Corigliano, con l'utenza degli uffici di Corigliano chiamata a gestirsi praticamente in autonomia».

Ma il discorso è molto più ampio e «riguarda posizioni campanilistiche che oggi stanno congelando il Sindaco e dunque la Città». «Non si riorganizzano gli uffici per colpa del campanilismo: con l'intera area tecnica nel caos più totale. Non si fanno i Municipi per colpa del campanilismo: smentendo un caposaldo del nostro programma elettorale. Abbiamo una Città, ed una aerea in particolare, sporca, dissestata ed abbandonata per colpa del campanilismo. Non si mette mano alla riorganizzazione sanitaria per colpa del campanilismo e di gente che nemmeno vuol sentire parlare dell'ospedale "sul cucuzzolo": aberrante».

Queste sono parole (durissime) che mettono ovviamente sulla graticola l'Amministrazione comunale a guida Stasi. «Adesso basta. Forse qualcuno non si è reso conto che sta amministrando Corigliano-Rossano: una Città Unica ma non unita che di questo passo ci morirà tra le mani. Il Sindaco ha deciso di rispondere alle nostre istanze con l'azzeramento della Giunta. Questo non cambia le cose, la Città non ha bisogno di un valzer di poltrone ma di risposte concrete. A meno che l'intento non sia proprio quello di travestire da crisi politica la reale volontà di rilanciare l'azione amministrativa».

Poi una chiosa importante che apre a uno scenario nuovo. «Sia chiara una cosa  -scrivono da Corigliano-Rossano Domani - se le cose continuano così, noi non sosterremo questa maggioranza e né tantomeno maggioranze diverse da quelle uscite dalle urne». Già perché l'idea di creare una nuova maggioranza, forse non da adesso, è un'idea che starebbe balenando nella testa di Stasi. Il "sogno" sarebbe quello di creare una classe di governo più omogenea e connotata a sinistra, abbandonando quindi il progetto civico del "tutti dentro". E questa è una strategia che potrebbe giocare Stasi per continuare a governare, magari porgendo la mano ai sinistrorsi dell'opposizione. Bisognerà vedere quanta realtà e quanta fantascienza potrebbe esserci in questa strategia. 

Sicuramente a breve inizieranno le "consultazioni" del sindaco per ricostruire il governo civico. E da li si vedrà quale strada sarà intrapresa.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.