12 ore fa:Mobilità di prossimità, a Tarsia due mezzi per il trasporto sociale grazie al Gal Valle Crati
12 ore fa:Alto Impatto, controlli straordinari nella zona dell'Autolinee di Cosenza
10 ore fa:Prevenzione antimafia: rafforzati i controlli anche sul Nuovo Ospedale della Sibaritide
13 ore fa:Viabilità, Furgiuele (Lega) esulta: «Lavoro a ritmo sostenuto lungo l'asse strategico Jonio-Tirreno»
11 ore fa:La polveriera della Sila Greca arriva sui tavoli della Procura della Repubblica
10 ore fa:Sicurezza in città, Lucisano in Consiglio comunale invoca il modello New York
13 ore fa:Marcianò è il nuovo Arcivescovo di Frosinone e Anagni
7 ore fa:Recuperati due anziani escursionisti dispersi tra Civita e San Lorenzo Bellizzi
11 ore fa:Decreto Flussi, Coldiretti Calabria: «Passo avanti per garantire la continuità della produzione agricola»
9 ore fa:Per i 30 anni di Odissea 2000 arriva Sal Da Vinci con lo speciale targato Radio Kiss Kiss

Occhiuto si presenta con una frase: «I voti della 'ndrangheta ci fanno schifo»

1 minuti di lettura

LAMEZIA TERME - «Noi non vogliamo i voti della ‘ndrangheta, ci fate schifo. Non ne abbiamo bisogno, abbiamo idee forze e contenuti. E dimostreremo che c’è un Calabria onesta e pulita, fatta di gente che non merita di essere additata come appartenente a una regione senza speranza». Il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto parla a una platea di alleati e simpatizzanti e riserva un passaggio sulla criminalità all’incipit (o quasi) del suo intervento. Occhiuto ringrazia, in premessa, il governatore reggente Nino Spirlì, «che ha guidato la regione in questi tempi difficili, dopo l’evento terribile della morte di Jole Santelli. Poi ricorda proprio Santelli e si dice «convinto che Jole non debba essere utilizzata come argomento di campagna elettorale perché la sua memoria appartiene a tutti». Eppure, sottolinea, «nei primi mesi del suo governo si era dimostrato come la Calabria potesse presentarsi come una bella regione con una classe dirigente senza complessi». 

Occhiuto: «La Calabria non è ingovernabile»

Un solco nel quale Occhiuto ha intenzione di proseguire. Anche se sa che non sarà facile. E lo sanno anche molti suoi amici. «Anche il presidente Berlusconi mi chiedeva per affetto “Ma sei proprio convinto?”. Non era l’unico: tantissimi miei amici, anche calabresi, mi dicevano “Chi te la fa fare? Sei il capogruppo di Forza Italia e te ne vai in una regione ingovernabile”». È da qui che Occhiuto parte per sottolineare un concetto: «No, la Calabria non è ingovernabile. È la sfida più entusiasmante per chi si candida a governare nella regione in cui è nato. E noi partiremo dalla sanità, che deve tornare in mano ai calabresi o a commissari capaci: quelli che si sono succeduti finora non lo sono stati». Punto di partenza: il ripiano del debito, rispetto al quale Occhiuto riprende le uscite rivolte nei mesi scorsi da Spirlì al governo: «Voi avete mandato commissari incapaci, voi dovete ripianare il debito della Calabria». E poi offre una soluzione: «Ho fatto inserire una norma nell’ultima legge di Bilancio che prevede la possibilità di pagare il debito con un’anticipazione dalla Cassa depositi e prestiti a un tasso di interesse dell’1,2%, uguale a quello dei Btp a cinque anni. Oggi paghiamo circa 200 milioni all’anno».

(fonte corrieredellacalabria.it)

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.