«L'Asp di Cosenza fornisca i mobili per il reparto psichiatria di Corigliano»
Chiede il “Movimento del Territorio”: «È impensabile avere a disposizione un reparto nuovo di zecca e non poterlo utilizzare perché sprovvisto delle attrezzature necessarie»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Cari amici concittadini, non tutti sanno che nell'ospedale di Corigliano, precisamente nel reparto di psichiatria, c'è un reparto completamente ristrutturato, un reparto provvisto di ben 9 potenziali posti letto, una mensa, uno spazio sociale per i pazienti, bagni, camerini ecc. Purtroppo questo reparto attualmente non viene utilizzato poiché sprovvisto dei mobili necessari (letti, armadietti, sedie ecc ecc), mobili che sono stati richiesti addirittura nel 2018 e che a distanza di più di 3 anni purtroppo non sono ancora arrivati».
È quanto si legge in un comunicato stampa del “Movimento per il Territorio” che così continua: «Tutto ciò è un vero peccato, in un periodo drammatico come questo, è impensabile avere a disposizione un reparto nuovo di zecca e non poterlo utilizzare perché sprovvisto delle attrezzature necessarie, e di conseguenza essere costretti a trasferire i pazienti in ospedali fuori regione ( Puglia, Sicilia) comportando costi elevati per le casse dell'amministrazione (basti pensare ai costi di degenza e di trasporto, oltre al disagio che vivono i familiari dei pazienti). Il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface, in seguito ad una testimonianza pervenutaci da un cittadino di Corigliano che ha vissuto sulla sua pelle questo disagio, rivolge con tale comunicato (che invieremo ai destinatari tramite PEC) un appello all'Ssp di Cosenza affinchè fornisca, in tempi ristretti, i mobili necessari per l'apertura del nuovo reparto di psichiatria dell'ospedale di Corigliano».
«Ulteriore appello lo rivolgiamo al Sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, affinchè solleciti in prima persona l'Asp per la medesima motivazione, in quanto primo cittadino. Non possiamo più permetterci di lasciare inutilizzate strutture che sono fondamentali per la salute umana. Questo comunicato rappresenta solo la prima di una lunga serie di azioni che il Movimento del Territorio adotterà se il problema non verrà risolto celermente» concludono.