Nuova Statale 106 con il Recovery Fund? "Cambiamo": «Perché no!»
Il coordinatore provinciale del movimento di Toti, Giovanni Antoniotti, rilancia la proposta dell'associazione "Basta Vittime" che avrebbe persino la benedizione della Commissione europea
CORIGLIANO-ROSSANO - Il coordinatore provinciale Giovanni Antoniotti, plaude all’iniziativa di chiarimento e di trasparenza dell'associazione ‘’Basta Vittime sulla Strada Statale 106’’. Una rete infrastrutturale collegata alla rete centrale TEN-T permette la realizzazione della Zes (zona economica speciale).
«Piena disponibilità - scrive Antoniotti - da parte di ‘’Cambiamo!’’, a livello parlamentare e di interlocuzione con la ‘’cabina di regia del Recovery Plain’’ istituita dal Governo Draghi, in particolare con i ministri per il Sud e le Infrastrutture, affinchè l’ammodernamento della Statale 106 - precisa - sia pienamente inserito nel ‘’Recovery’’ con le misure per la salvaguardia del clima e dell’ambiente necessarie».
Un’iniziativa, quella di Basta Vittime che individua, in considerazione di quanto affermato dal direttore generale della Mobilità e dei Trasporti della Commissione europea, «il giusto percorso per la realizzazione dell’ammodernamento della Statale 106, da condividere con il governo alle prese con la preparazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ovvero il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU».
«È compito - aggiunge Antoniotti - innanzitutto della ‘’cabina di regia’’ del governo inserire nel ‘’Piano’’ l’investimento infrastrutturale stradale accompagnandolo dalle misure relative al rispetto del principio di ‘’non arrecare danno significativo’’; altra certezza e’ che l’arteria stradale 106 Jonica, e’ una componente essenziale della rete della fascia ionica della Calabria inserita nella rete globale e centrale che sono i due livelli della Ten-T (rete transeuropea dei trasporti) alla quale e’ legato il rilancio della Zes ( zona economica speciale)».
«La realizzazione della Zes - afferma Antoniotti - richiede di eliminare tutte le ‘’strozzature’’ esistenti nei collegamenti viari e di trasporto in tutta la vasta area Zes compresi il Porto di Corigliano e il Porto e l’aeroporto di Crotone. Anche in questo caso - osserva il coordinatore provinciale di Cambiamo - la Commissione europea in una risposta ad un’interrogazione all’Europarlamento, ha fatto sapere che gli Stati membri ‘’sono tenuti ad assicurare lo sviluppo delle loro reti a norma del regolamento Ten-T. e per sostenere gli sforzi degli Stati membri in tal senso, l’Ue mette a disposizione diversi strumenti di finanziamento tra cui i fondi strutturali’’».
«’Cambiamo - conclude Antoniotti - assicurerà massima vigilanza e disponibilità parlamentare al varo, nei tempi previsti per essere sottoposto al vaglio della Commissione europea, del Piano nazionale che contenga l’ammodernamento della Statale 106 nonché gli altri "tasselli" del mosaico infrastrutturale viario e di rete della fascia ionica legato, peraltro, alla realizzazione della Zes».