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Regionali, il presidente Iacucci guida il drappello dei 50 sindaci cosentini pronti a sostenere Irto

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COSENZA - Se il centrosinistra della Sibaritide-Pollino rimane incerto, o meglio con il freno a mano tirato, nel sostegno alla candidatura a presidente della Regione di Nicola Irto (leggi anche Mancano all’appello i primi cittadini sinistrorsi di Corigliano-Rossano (Stasi), di Castrovillari (Lo Polito), di Cassano Jonio (Papasso) e di Trebisacce (Mundo). Perché?), nel resto della provincia l'area democrat serra le linee e lo fa grazie al lavoro messo in campo dal presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. Da ottimo tessitore politico è sicuramente anche lui che ha fatto convergere gli interessi politic degli amministratori locali sul nome del "giovane rampollo" democrat candidato a guidare la regione. Basterà?

 «In questo ultimo anno, le ataviche condizioni di arretratezza socio-economica della Calabria si sono aggravate, non solo a causa della pandemia che ha toccato tutti i cittadini calabresi ed ha acuito l’emergenza sanitaria ed economica, ma principalmente per una mancanza di prospettiva politica e di sviluppo integrale. Le soluzioni, a tutti i livelli, si sono mostrate insufficienti, inadeguate o incongrue».

Questo è quanto si legge nel comunicato stampa a firma dei sindaci calabresi che appoggiano la candidatura di Nicola Irto alla presidenza della Regione: «Le politiche dei sussidi a pioggia distribuiti dalla Giunta regionale della Calabria hanno fornito ristori del tutto insufficienti, bruciando ingenti risorse pubbliche. Lo sguardo della politica è rivolto solo ai problemi giornalieri, senza una benché minima visione di futuro».

«Come amministratori locali, - si legge - oggi più che mai, siamo chiamati ad essere responsabili nei confronti dei nostri cittadini, ma non riusciamo a dare risposte adeguate perché siamo abbandonati a noi stessi, sepolti sotto una montagna di problemi causati da dotazioni organiche sottodimensionate e insufficienti, dall’impossibilità di ricorrere a ulteriore capacità di indebitamento, dalla carenza assoluta di capitale umano, a cominciare dagli uffici tecnici e dai progettisti. Si passa così da un’emergenza all’altra: in sanità, nel settore ambientale, in quello idrico, nei lavori pubblici, nei trasporti e ancora nelle politiche del lavoro, nella programmazione comunitaria e nazionale, nelle tematiche sociali».

«Governare un territorio – aggiungono - significa misurarsi quotidianamente con decine di problemi diversi, estremamente tangibili, come sa benissimo chi vive la trincea delle amministrazioni locali. Significa assumersi la responsabilità di decidere, anche col rischio di sbagliare. Significa dare risposte concrete ai cittadini. Significa essere un punto di riferimento per la propria comunità, senza partorire slogan a raffica, fare promesse irrealizzabili, mistificare la realtà o trascorrere le giornate nella torre eburnea dei social network a contare i “like”».

«Siamo rimasti l’ultimo baluardo di vicinanza delle istituzioni – continuano -, alcune delle quali sempre più distanti ed autoreferenziali, con un ruolo che ci impone di mitigare la rabbia e la sfiducia dei calabresi...ma da soli non ce la possiamo più fare! La politica degli spot, degli annunci e della teatralità a volte scomposta ha finito per aggravare la situazione ed è arrivato il momento di porre fine all’idea distorta della politica che si è fatta strada negli ultimi anni. Serve il contributo di tutti per far uscire la Calabria da una crisi senza fine. La politica è impegno, concretezza e sacrifici, non apparenza portata al parossismo. Serve una rivoluzione di mentalità e d’approccio. Serve ricostruire il rapporto di fiducia tra governanti e governati, ormai totalmente consunto, dando a questi ultimi una prospettiva, una bussola, una speranza per il futuro».

«La Calabria – incalzano - ha di fronte a sé un’opportunità enorme, forse l’ultima nell’orizzonte degli anni a venire; il Recovery Plan. In questa partita delicatissima che deciderà le sorti dell’Italia e dell’Europa dell’avvenire, la nostra regione non ha oggi rappresentanti politici capaci di affrontare una sfida così complessa e, in questo contesto, la scelta del prossimo presidente della Regione sarà cruciale per annoverare la Calabria tra le regioni salvate piuttosto che tra quelle sommerse. Siamo fermamente convinti che bisognerà intraprendere un percorso nuovo, autenticamente di riforma, contraddistinto da una forte impronta legata all’orgoglio meridionalista. Serve dare spazio, immediatamente, ad una nuova classe dirigente. Calabrese, capace, responsabile. In un progetto plurale e aperto a tutte le forze che compongono il campo progressista, per opporsi alla pericolosità dei sovranismi e all’impostura di certi populismi che oggi ci tengono in ostaggio di dirette Facebook ed annunci senza prospettiva».

«Un progetto – spiegano - che riteniamo debba ruotare attorno alla autorevole figura di Nicola Irto, consigliere regionale più votato alle ultime elezioni regionali, profondo conoscitore dei territori, delle loro difficoltà, delle diffuse potenzialità, nonché, nella passata legislatura, presidente del Consiglio regionale che con il suo contegno istituzionale rigoroso ha dato lustro alla Calabria, facendola entrare nei più prestigiosi network di relazione dei sistemi regionali, a livello nazionale ed europeo. Partendo da quell’esperienza, dall’alto profilo culturale e fondata su una nuova visione del Mezzogiorno, siamo certi che Nicola Irto rappresenti il cambiamento necessario per la nostra regione, verso un futuro che premi la competenza e il merito, che argini la fuga dei cervelli, che metta a valore il capitale umano e che restituisca ai giovani la possibilità di scegliere di non emigrare».

«Per questo – concludono - ci impegneremo attivamente affinché Nicola Irto diventi il presidente della nostra Regione e incarni i valori della Calabria migliore, quella che quotidianamente si fa onore in tutto il mondo tenendo alto il nome di una comunità fiera, orgogliosa, testarda che ha il diritto di intraprendere finalmente la via della speranza e del riscatto sociale. Con lui ci confronteremo nei prossimi giorni per definire insieme le priorità dei nostri territori dentro una visione generale della Calabria di domani, costruendola fin da oggi con l’abnegazione che da sindaci ed amministratori locali mettiamo in campo ogni giorno ascoltando i cittadini, rispondendo alle loro difficoltà e alle loro aspettative».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.