110 sindaci sostengono la candidatura di Irto ma tra questi non ci sono i “grandi elettori” della Sibaritide-Pollino
Mancano all’appello i primi cittadini sinistrorsi di Corigliano-Rossano (Stasi), di Castrovillari (Lo Polito), di Cassano Jonio (Papasso) e di Trebisacce (Mundo). Perché?
CORIGLIANO-ROSSANO - Sono 19 i sindaci del territorio della Sibaritide e del Pollino che hanno sottoscritto un documento a sostegno della candidatura di Nicola Irto per la coalizione di centrosinistra, in vista delle prossime elezioni regionali. A proposito, così come lo era quella del 14 febbraio, ad oggi la data ufficiale dell’election day è fissata a domenica 11 aprile. Con quasi scontata probabilità anche questa data – causa emergenza Covid – potrebbe slittare forse a maggio, anche se la possibilità che le elezioni si tengano addirittura la prima domenica d’autunno (il 26 settembre) è sempre più concreta.
«Nicola Irto è garante del cambiamento»
«Nicola Irto garante di competenza e merito, con lui la Calabria sceglie di elevarsi. In questo ultimo anno, le ataviche condizioni di arretratezza socio-economica della Calabria si sono aggravate, non solo a causa della pandemia che ha toccato tutti i cittadini calabresi ed ha acuito l’emergenza sanitaria ed economica, ma principalmente per una mancanza di prospettiva politica e di sviluppo integrale. Le soluzioni, a tutti i livelli, si sono mostrate insufficienti, inadeguate o incongrue». Questa la sintesi di una lettera aperta sottoscritta da 110 sindaci calabresi (che ricorda un po’ il tramonto dell’epopea Oliverio).
Un drappello numeroso di amministratori, guidati dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che si è schierato per la candidatura di Nicola Irto a governatore della Calabria e contro l’attuale governo della Regione Calabria a guida centro destra (anche se in gestione straordinaria dall’ottobre scorso dopo la prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli).
Ecco chi sono i 19 sindaci sottoscrittori della Sibaritide-Pollino
Dicevamo, però, dei 19 sindaci della Calabria del Nord-Est che hanno già garantito il loro sostegno a Irto. Sono i fedelissimi del “sistema” centro sinistra radicati al Partito Democratico (Franco Cesare Mangone, Sindaco di Calopezzati; Umberto Mazza, Sindaco di Caloveto; Alessandro Tocci, Sindaco di Civita; Angelo Catapano, Sindaco di Frascineto; Giovanni Pirillo, Sindaco di Longobucco; Giuseppe Santoianni, Sindaco di Lungro; Giuseppe Regina, Sindaco di Mormanno; Simona Colotta, Sindaco di Oriolo; Francesco Tursi, Sindaco di Plataci; Giuseppe Ranù, Sindaco di Rocca Imperiale; Rosanna Mazzia, Sindaco di Roseto Capo Spulico; Vincenzo Tamburi, Sindaco di San Basile; Salvatore Lamirata, Sindaco di San Demetrio Corone; Antonio Cersosimo, Sindaco di San Lorenzo Bellizzi; Daniele Sisca, Sindaco di Santa Sofia d’Epiro; Renzo Russo, Sindaco di Saracena; Ferdinando Nociti, Sindaco di Spezzano Albanese; Antonio Pomillo, Sindaco di Vaccarizzo Albanese; Gaetano Palermo Sindaco di Laino Castello).
I grandi assenti
Quello che meraviglia, però, è che tra questi diciannove non ci siano i nomi dei sindaci dei quattro centri più importanti della Sibaritide-Pollino guidati dal centro sinistra. Non c’è il primo cittadino di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, non ci sono i sindaci di Cassano Jonio e Trebisacce, Gianni Papasso e Franco Mundo, e non c’è nemmeno il nome del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
Flavio Stasi
Fatto salvo che Stasi è a capo di una coalizione civica, molto eterogenea, e quindi ufficialmente non schierata politicamente, c’è da dire che le simpatie personali del primo cittadino della terza città della Calabria fondano nella sinistra radicale movimentista. Tra l’altro, pare che Stasi abbia incontrato più volte negli ultimi tempi il candidato del “Polo Civico”, Luigi De Magistris. Una notizia confermata dallo stesso sindaco di Napoli oggi in corsa per lo scranno più alto della Regione ma che Stasi, di fatto, non ha mai ufficializzato.
Quindi, se per il numero uno di palazzo Bianchi ci sono (o ci sarebbero) tutte le attenuanti del caso, l’assenza degli altri tre colleghi stride e non poco nel panorama politico democratico-riformista. Fa tanto “struscio”. Anche perché fino ad oggi, i tre sono stati azionisti forti del centro sinistra.
Mimmo Lo Polito
Si pensi a Mimmo Lo Polito che a Castrovillari, contro tutto e tutti, ha difeso con le unghie e con i denti l’onore del PD alle ultime amministrative nell’ottobre scorso. Eppure in quella lista di sottoscrittori a sostegno di Irto non c’è.
Gianni Papasso
Non c’è nemmeno, dicevamo, il socialista Papasso che pur avendo sostenuto il “monocandidato” e monolitico Franco Iacucci alle provinciali di Cosenza di 20 giorni fa, a più riprese negli ultimi giorni non ha mancato di lanciare qualche puntura di spillo al Partito Democratico, per la sua litigiosità e per avere il “vizio” di calare sempre delle candidature dall’alto.
Franco Mundo
L’assenza più clamorosa, quella che non ti aspetti, però, è quella del sindaco di Trebisacce Franco Mundo. Già, un sindaco dichiaratamente del PD che alle ultime regionali è stato candidato (e per poco anche eletto) nella lista del candidato presidente Pippo Callipo e che ha già annunciato di volerci riprovare anche alle prossime elezioni regionali. Ovviamente sempre con il centro sinistra, ovviamente con il Partito Democratico. Perché, allora, la scelta di non firmare, di attendere? «Uscirò autonomamente nei prossimi giorni» ci ha detto telegraficamente Franco Mundo, contattato telefonicamente, facendo trasparire però che il suo personale tassello nel puzzle dei democrat evidentemente non si incastra ancora alla perfezione. Strategie? Forse o forse no. Sicuramente in questo momento il sindaco di Trebisacce ha un’unica e sola preoccupazione: far riaprire l’ospedale della sua Città.