Un incontro rivolto ad affrontare la problematica riguardante la riorganizzazione dei servizi e l’inquadramento giuridico ed economico del
personale comunale , è stato richiesto al sindaco,
Giuseppe Geraci, dal dirigente provinciale della
Uil-Fpl, Silvano Scarpino. “E’ da diversi anni – scrive Scarpino nella richiesta di incontro al sindaco - che i dipendenti del comune di Corigliano stanno chiedendo una modifica della dotazione organica e una riorganizzazione dei servizi comunali, al fine di legittimare le posizioni giuridiche di molti dipendenti che, da circa 15 anni, svolgono mansioni superiori e hanno un rapporto di lavoro part time.
PERSONALE COMUNALE IN MOBILITAZIONE
Nonostante tutte le assemblee che si sono svolte e tutte le richieste avanzate direttamente dai dipendenti interessati e da questa organizzazione sindacale – afferma ancora
Scarpino - l’Amministrazione comunale, ad oggi, non ha inteso aprire un serio e approfondito confronto sulla problematica. Tutto ciò comporta non solo il malessere e l’indignazione dei dipendenti, ma anche una grave e intollerabile violazione delle norme contrattuali e di legge. Inoltre, il Comune rischia di perdere una consistente parte dei trasferimenti dello stato nel caso non dovesse, entro il 31/12/2016, procede
all’assunzione di personale, provocando un irreparabile danno economico per l’Ente e un grave pregiudizio per il personale dipendente. Il Comune può procedere all’aumento delle ore al personale part time, potenziando i servizi erogati e contribuendo a migliorare le condizioni economiche delle famiglie dei dipendenti interessati. Pertanto, facendo seguito alle precedenti innumerevoli comunicazioni inoltrate da questa scrivente e dai dipendenti interessati, si ribadisce ancora una volta la richiesta di incontro sulla problematica riguardante la riorganizzazione dei servizi e l’inquadramento giuridico ed economico del personale. Avvisa che trascorsi giorni 7 in assenza di riscontri saremo costretti ad attivare ogni iniziativa idonea a tutela dei dipendenti interessati”. FONTE:LA PROVINCIA