Norme di usi civici: delibera verso il procedimento semplificato
Norme in materia di usi civici, applicazione del procedimento semplificato ed individuazione del valore medio della coltura di riferimento per la determinazione delle somme da versare al Comune da parte dei cittadini rispetto ai procedimenti di affrancazione del canone livellario.
Sono, questi, i due obiettivi del punto all’ordine del giorno della riunione congiunta, in corso oggi pomeriggio (venerdì 31) tra le due commissioni consiliari affari generali ed istituzionali e bilancio, convocata dai rispettivi presidenti Domenico Rotondo e Maria Salimbeni e chiamata a discutere della proposta di delibera sui livelli. Tra gli altri punti all’ordine del giorno anche i regolamenti per l’installazione Dehors, l’imposta di soggiorno, tasse e tributi.
È quanto fanno sapere la Presidente del Consiglio comunale Marinella Grillo, Rotondo e Salimbeni cogliendo l’occasione per ribadire che obiettivi condivisi e ribaditi dall’Amministrazione Comunale sono quelli di avviare con urgenza e celerità l’accertamento dei diritti civici e l’emissione dei ruoli per fare, quindi, il punto sui canoni e sui capitali dovuti dai livellari, attravreso un’inventariazione delle terre del demanio civico comunale e delle terre a livello.
Nel Comune di Corigliano-Rossano – aggiunge la Presidente – sono presenti consistenti porzioni di territorio appartenenti al demanio civico comunale e terre a livello. Molte sono state oggetto di usurpazioni e occupazioni abusive che, anche in presenza di atti notarili attestanti compravendite, sono sprovviste dell’autorizzazione preventiva dell’autorità amministrativa preposta e, quindi, inidonee.
Per effetto della regolarizzazione di queste porzioni l’Ente – conclude la Grillo – avrà modo di realizzare corrispondenti entrate derivanti dai capitali di affrancazione, legittimazione e liquidazione degli usi civici.
Attraverso il procedimento semplificato mediante affrancazione e legittimazione si andranno a sanare le occupazioni abusive stabilendo un valore, ovvero partendo da quello dato nella regione agraria 16, ossia il valore medio agricolo più redditizio.