È da tempo che se ne parla tra la gente ma ora la questione è arrivata all'attenzione della politica locale che chiede chiarimenti e interventi. Stiamo parlando della condizioni in cui vivono decine di immigrati che hanno occupato le case abbandonate nel quartiere a due passi da piazza del Popolo nel cuore del centro storico di Corigliano. Sono persone che vivono di stenti e che sono aiutati solo dalla buona volontà dei lori vicini di casa che li aiutano come possono. Sono veri e propri invisibili della società la cui sorte è lasciata al loro destino. A Corigliano, così come anche a Rossano, esistono veri e propri ghetti di persone disagiate, perlopiù straniere, che rischiano di diventare delle vere e proprie bombe sociali. Dicevamo della politica. A denunciare uno stato di fatto che preoccupa e fa paura per tutte le conseguenze sociali e criminali che possono subentrare è il Partito Democratico di Corigliano-Rossano. Che non solo denuncia ma chiama in causa il sindaco e l'Amministrazione comunale, chiedendo quali sono le iniziative che si stanno mettendo in campo per rimettere in sesto decoro, sicurezza e, soprattutto, la dignità di questa gente. «La comunità degli immigrati - si legge nella nota a firma del PD cittadino - ha occupato immobili abbandonati e fatiscenti, ma pare che addirittura paghino il fitto. Vivono in pessime condizioni igienico-sanitarie e in uno stato di degrado. Ma anche i vicoli, che circoscrivono gli stessi immobili occupati, sono in uno stato di abbandono, pieni di erbacce, visibilmente da tempo non puliti, con accessi e scale pubbliche non manutenute ed in pessime condizioni». Poi, una meticolosa descrizione dei luoghi e la chiamata alla responsabilità: «L’Amministrazione comunale di una comunità civile - scrivono i democrat - deve trovare il modo di intervenire e affrontare il problema. Durante la campagna elettorale comunale, abbiamo sentito come fosse importante valorizzare i centri storici dei due ex comuni, promettendo un particolare impegno per il decoro e la pulizia delle strade e dei siti pubblici storici». Impegni, però, che al momento sembrano disattesi: «Chiediamo al sindaco della città di Corigliano-Rossano qual è l’azione amministrativa che intenda dispiegare, quali sono le iniziative tese a promuovere interventi di recupero e di risanamento. In sostanza qual è la strategia dell’attuale Amministrazione Comunale per rilanciare, innanzitutto, i centri storici su una prospettiva di qualità della vita dei residenti, per il ripristino e decoro urbano e per il miglioramento dei servizi, ridando altresì a nostri siti storici quel valore che meritano». «Centri storici che possano e debbono, anche, diventare attrazione di offerta turistica. Quali interventi di risanamento e di recupero dei centri storici sono in programma e in progettazione?» si chiedono ancora dal Pd, aggiungendo poi un'ulteriore richiesta: «Chiediamo, nell’immediato, un tempestivo intervento per ripristinare lo stato di vivibilità della zona abitata dalla comunità di immigrati, che sia immessa nel circuito delle zone da pulire quotidianamente, con l’adozione di ogni iniziativa utile e con adeguati provvedimenti di pertinenza comunale, ma altresì di far verificare, congiuntamente all’autorità sanitaria che si vorrà sollecitare, le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono gli immigrati presenti in tutto il nostro territorio». E questo perché l'Amministrazione comunale deve fare la sua parte. «Situazioni come quella rappresentata costituiscono fonte di rischio sanitario e anche di pericolo per la sicurezza pubblica. Nelle condizioni di degrado e di precarietà in cui vivono, gli immigrati sono indifesi, per lo più utilizzati nei campi in agricoltura per molte ore e pochi soldi al giorno, senza alcun diritto e facile preda del caporalato, che costituisce una piaga soprattutto del sud e della nostra regione, come in questi giorni denunciato dalla Conferenza Episcopale Calabra, ma fenomeno ancora troppo poco attenzionato. Su questo chiediamo all’Amministrazione Comunale di promuovere un’azione di contrasto e di sensibilizzazione contro il caporalato, anche mediante la formazione di protocolli per la legalità e per la tutela dei diritti degli immigrati e di tutti gli occupati giornalmente in agricoltura, coinvolgendo aziende agricole, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. Il Partito democratico - concludono - continuerà nella sua azione di monitoraggio del territorio comunale e periodicamente saranno visitate contrade, località e quartieri della nostra città, verificandone lo stato, al fine di segnalarne le condizioni e di sollecitarne eventualmente interventi di recupero e di risanamento».