Il
Natale è ormai alle porte e, come di consueto,
Confcommercio traccia un'analisi sulle
previsioni di spesa dei consumatori della
provincia di Cosenza. Le timide ventate di fiducia e ottimismo dello scorso anno sembrano lasciare il posto ad un atteggiamento più prudente e cauto. Di fatto si prospettano festività natalizie con un po' meno regali e una spesa procapite leggermente inferiore rispetto allo scorso anno. L'ufficio studi di Confcommercio nazionale ha stimato che la spesa per i regali subirà una diminuzione dell'1,2% rispetto allo scorso anno. Il dato diviene più significativo se guardiamo ai livelli pre-crisi del 2008. Rispetto ad otto anni fa, infatti, i consumi si sono ridotti complessivamente del 30,8%. Eppure grazie all'abolizione della Tasi, gli italiani avranno in tasca più soldi rispetto a dicembre 2015 (1,7 miliardi di reddito disponibile in più). L'ammontare netto delle tredicesime sarà di 40 miliardi, di cui il 12% sarà messo da parte e il 30% circa sarà destinato ai consumi.
NATALE, IL MOTIVO DELLO STALLO NELLA SPESA
A cosa è dovuto questo lieve stallo nella spesa per gli acquisti di Natale? «Molti dei consumatori – spiega Maria Cocciolo Direttore di Confcommercio Cosenza – destineranno il maggior reddito non tanto ai regali in senso stretto, che si mantengono tendenzialmente in linea con lo scorso anno, quanto alle spese per la casa, per gli alimentari e per le vacanze». Per quel che riguarda le previsioni di spesa nella provincia di Cosenza, dall'analisi emerge che il budget medio procapite per i regali sarà pari a 155 €, rispetto ai 157 € dello scorso anno. In merito alla propensione agli acquisti durante le festività, il 71,7% degli intervistati dichiara di aver intenzione di spendere nel periodo natalizio (erano il 72,9% nel 2015 e appena il 33,7% nel 2009).
NATALE, VOLANO GLI ACQUISTI ONLINE
Tra i regali, i beni più gettonati saranno i generi alimentari (73,7%), i giocattoli (46,7%), l'abbigliamento (46,3%) e i libri (41,7%). In aumento anche la percentuale dei consumatori che pensano di acquistare gioielli e bijoux (10,8% contro il 7,8% del 2015). In leggero calo, rispetto all'anno scorso, telefoni cellulari, smartphone, tablet e articoli informatici (-0,5%). Volano ancora una volta gli acquisti online, soprattutto da parte dei giovani tra i 18 e i 35 anni, un canale di acquisto a cui nel 2009 si rivolgeva appena il 3,8% degli italiani e che oggi viene utilizzato da una percentuale sempre crescente di consumatori. Tra i punti vendita preferiti per fare acquisti, i negozi di vicinato continuano a reggere la concorrenza dei grandi centri commerciali, forti del rapporto di fiducia con i commercianti e di una maggiore ricercatezza e peculiarità dei prodotti. Nel settore della ristorazione le previsioni per le festività natalizie nel fuoricasa, pur registrando un lieve calo rispetto allo scorso anno, sono sostanzialmente in linea con il trend di tutto il 2016. Quasi il 60% dei ristoranti sarà in attività il giorno di Natale, un dato in leggero aumento invece rispetto al Natale 2015 che conferma la volontà di far ripartire il settore.