Gente con le orecchie da mercante alle nostre mille rogne, qui in Calabria, ne transita tanta. Ognuno ha la sua prontissima scusa per passare il testimone al prossimo “
Pilato”, per lavarsene le mani, insomma. La “
statale dei disastri” non poteva non fare eccezione e a svignarsela con la coda fra le gambe sono stati in molti.Per fortuna, sul fronte opposto, fermare la strage stradale sulla statale sta a cuore ad altrettanti, della cui solidarietà
Fabio Pugliese, fondatore del gruppo social “Basta vittime sulla S. S. 106”, si fa portavoce con l’Eco dello Jonio. «Questo gruppo nasce sulla scia della pubblicazione di “
Chi è stato?” primo libro-inchiesta sulla statale – spiega Fabio Pugliese, autore del volume - quando alcune famiglie hanno iniziato a scrivermi per ringraziarmi di aver dedicato un capitolo alle vittime della “strada della morte”. Da qui l’idea di far nascere un gruppo dedicato, poi nato il 7 maggio 2014, e a cui ad oggi hanno aderito quasi ventimila persone». Da gruppo facebook ad associazione a tutti gli effetti: non ci è voluto poi molto e i presupposti, d’altra parte, c’erano tutti. «Il movimento di opinione libero diventa associazione riconosciuta perché solo in questo modo è legittimato a fare azioni necessarie alla tutela dei cittadini e, soprattutto, a rinnovare il ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita sull’asfalto di questa maledetta statale. Non abbiamo improvvisato nulla e ritengo che la strategia d’azione che abbiamo adottato porterà i suoi frutti, in primis l’ammodernamento del
Megalotto 3. Questa associazione – conclude Pugliese – si rivolge ai calabresi che non sono indifferenti e che vogliono fare la propria parte. Per questo la settimana prossima verrà presentato anche il nostro sito internet, luogo di confronto per tutti coloro che vorranno sostenere e promuovere la causa».
m. f.