" svoltosi ieri 14 novembre a Palazzo San Bernardino, il sindaco Stefano Mascaro ha incoraggiato le imprese "
formare i giovani affinché decidano di rimanere ed investire nel nostro territorio. Le numerosissime aziende sane della nostra terra - ha continuato Mascaro - facciano di più per non arginare l’emigrazione delle nuove generazioni. Vogliamo contribuire a invertire la tendenza negativa che ha visto la Calabria sempre ultima in Italia per l’utilizzo e la spesa di qualità dei fondi comunitari". Il prossimo incontro è previsto il prossimo
LUNEDÌ 21 NOVEMBRE sono stati organizzati dall’Ufficio Europa comunale
in collaborazione con il Dipartimento formazione e lavoro della Regione Calabria.
ASSESSORE FLOTTA: STIMOLARE LO SVILUPPO ECONOMICO
È un progetto ambizioso – ha esordito Serena FLOTTA, assessore all’internazionalizzazione e alla programmazione – e che mira a rendere competitivo il nostro territorio. Rossano, comune capofila, coordinerà le fasi di informazione ed assistenza per tutti e 19 i comuni coinvolti. Continuiamo a
stimolare lo sviluppo economico locale per rendere attraente il territorio dal punto di vista degli investimenti produttivi, facendo crescere economia e lavoro. Il PLL è una sperimentazione della coesione territoriale e del dialogo. Il nostro obiettivo è incrementare le
politiche attive ed avviare un percorso di superamento e cambiamento – ha concluso – creando un rapporto diretto tra i cittadini, rappresentati dagli imprenditori e i dirigenti regionali.
DE VITA: PROGETTO PARTITO DAL BASSO
Il progetto – ha spiegato
Benedetta DE VITA, responsabile dell’Ufficio Europa – è partito nel 2013. Ed è partito dal basso. Abbiamo individuato le esigenze del territorio ed i bisogni dei cittadini stimolando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In una prima fase si è cercato di focalizzare un unico settore comune a tutti i territori (centro storico, risorse naturalistiche, gastronomia). Successivamente, analizzate le esigenze delle imprese, attraverso una manifestazione di interesse, si è arrivati a costruire una filiera (turismo sostenibile) con più settori produttivi. Quest’ultima tipologia di turismo (quello sostenibile) – ha aggiunto – punta a far scoprire e condividere l’ambiente all’ospite, valorizzando le tradizioni enogastronomiche ed i prodotti di artigianato locale, incrementando i servizi connessi. Per attuare ciò – ha concluso – sono state individuate due azioni: la promozione dell’auto-lavoro e i voucher per la buona occupabilità.