2 ore fa:AVS : «Ancora tagli indiscriminati alla centrale di Rossano, Enel dichiari le sue intenzioni per il sito»
4 ore fa:Ecco il sistema per eradicare il caporalato: arrivano le liste bianche dell'agricoltura legale
51 minuti fa:"Note in Biblioteca Pometti": a Co-Ro nasce una nuova nuova rassegna musicale
4 ore fa:Fillea Cgil lancia l'allarme sul lavoro nero: «Milioni di irregolari in Italia. In Calabria bomba sociale»
3 ore fa:La comunità di Campana saluta Don Francesco Bomentre
3 ore fa:“Io, Paolo. La voce che resta” : gli studenti dell’Erodoto incontrano Fiammetta Borsellino
2 ore fa:Successo per il primo "Trofeo Halloween Judo”: oltre 200 atleti in gara al PalaPirossigeno di Rende
1 ora fa:Campotenese, preoccupazione crescente per l’ipotesi di un centro d’accoglienza
21 minuti fa:Innovazione, Pomillo: «Per le minoranze linguistiche è una condizione di sopravvivenza culturale»
3 ore fa:Tragico incidente sulla SS 283 “delle Terme Luigiane”: un morto

Le nuove prove storiche sull'Ultima Cena di Saracena, a cura di Lia Grisolia, ass. culturale Sanata Maria del Gamio

2 minuti di lettura
Di seguito l'interessante ricostruzione, attraverso le nuove prove storiche, dell'affresco ormai noto come L'Ultima Cena di Saracena. Lo stato degli studi storico-artistici sull’Ultima Cena di Saracena, a cura di Lia Grisolia (Vicepresidente dell’Associazione culturale-ricreativa Santa Maria del Gamio. "Negli ultimi giorni si sta facendo un gran parlare di quello che a detta di molti sarebbe stato l’autore della copia dell’Ultima Cena collocata nel refettorio dell’ex Convento dei Cappuccini di Saracena. Tale autore secondo i giornalisti del quotidiano “Parole di vita” sarebbe proprio Giocondo BissantiEbbene, al netto delle ultime ricerche effettuate da Don Leone Boniface insieme alla scrivente, è emerso chiaramente un dato storico inconfutabile: l’autore della nostra Ultima Cena non può essere Giocondo Bissanti per una serie di ragioni storiche che vado ad esporre in questa sede. In primo luogo la filologia e lo studio delle fonti d’archivio hanno confermato questa nostra tesi in maniera lampante. In un inventario dei beni della parrocchia di Santa Maria del Gamio e delle Armi in Saracena, relativo all’anno 1809, si menzionano anche i beni afferenti al Convento dei Cappuccini dei quali si parla in questi termini: “Nel refettorio si ospitano sette mense, il quadro della Cena , quadri di Cardinale, uno di Arcivescovo e tre d’altri uomini di religione…”. Doveva già essere allocata in situ, possiamo plausibilmente ritenere fondata l’ipotesi che il terminus ante quem relativo alla messa in opera della Cena di nostro Signore, sia appunto anteriore alla data riportata in calce al dipinto, il 1859. Ulteriore prova che conferma questa ipotesi è il fatto, notorio a chi avrà letto gli atti conservati presso l’archivio parrocchiale su citato, che le mani operose di Giocondo Bissanti apparvero per la prima volta a Saracena non prima del 1888 e restarono in piena attività almeno fino al 1895. Ipotesi verificabile facilmente osservando con attenzione due ritratti conservati presso la Pinacoteca Comunale, realizzati e firmati dal Bissanti. Si tratta del ritratto di D. Leonardo Mastromarchi Sacerdote, nato nel 1844 e ritrattato dal Bissanti nel 1888 insieme al ritratto di D. Alessandro Mastromarchi Abbate Parroco, nato nel 1840, ritrattato nello stesso anno. Dal punto di vista cronologico, dunque, tocca precisare anche il fatto che il committente dell’Ultima Cena pollineana non può essere stato quel Leonardo Mastromarchi citato da certa stampa, dal momento che risulta nato nel 1844, mentre la prima data utile che attesta la presenza dell’Ultima Cena nel convento è appunto il 1809. Il Sacerdote in questione non era nemmeno nato! Se poi si considera che Bissanti operò sicuramente a Saracena anche nel 1895, come attestato dai ritocchi da lui eseguiti sui dipinti della Ss. Trinità e di S. Stefano conservati nella Chiesa di Santa Maria del Gamio in Saracena, il quadro storico risulta completo e ci consente di escludere Bissanti dal novero di quanti potrebbero aver contribuito a creare quest’opera che meriterebbe di essere conservata e preservata. Pertanto ad oggi, la copia dell’Ultima Cena di Saracena risulta ancora anonima, gli studi continuano alacremente alla ricerca di indizi e fatti storici che possano aiutarci a fare chiarezza sulle circostanze e la committenza del dipinto. [gallery link="file" size="large" ids="80815,80816,80817"]  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.