La difficoltà di reperire prodotti alimentari provenienti da altre parti del “Mondo", dovuta al lungo periodo di emergenza per la pandemia da COVID-19, sta favorendo, in questo delicato momento, il consumo di alimenti nazionali. A sostenerlo è Luigi Gallo dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabarese. Tra questi “spiccano” i prodotti locali a km Zero, che si caratterizzano per la qualità e per gli ormai riconosciuti benefici sulla salute nonché per la riduzione dell’impatto ambientale generale. Il prezzo al consumo dei prodotti locali è inoltre generalmente più basso in quanto diminuiscono le spese di trasporto e i costi di intermediazione a vantaggio dei redditi dei nostri agricoltori.
I NOSTRI TESORI La pianura di Sibari e il Pollino, come del resto tutta la Calabria, sono ricchi di biodiversità, di prodotti agricoli locali e di vere eccellenze agroalimentari. Solo per citarne alcuni: pesche, agrumi (Arancio biondo tardivo di Trebisacce, Limone di Rocca Imperiale IGP, ecc.), olive e olio, ortaggi, carni bovine e ovine, carni suine (suino nero) e salumi, vini, ortaggi, fagioli borlotti cerosi, leguminose da granella (fagiolo poverello bianco De.Co., lenticchia di Mormanno, cece nostrano, ecc.), Aglio di Laino borgo De.Co., Cipolla bianca di Castrovillari, Liquirizia, Riso di Sibari, i prodotti della filiera del latte e della carne (Caciocavallo, mozzarelle, Pecorino, salumi, ecc.), la filiera dei prodotti della segale, la filiera del pane (pane di Cerchiara, ecc.).
NEMO PROPHETA IN PATRIA Analizzando la realtà Calabrese emerge però, che le popolazioni residenti consumano poco i prodotti locali, pur essendo consapevoli dell’ottima qualità degli stessi dovuta anche all’utilizzo di tecniche colturali a basso impatto ambientale. Non è più possibile, alla luce di una nuova e diffusa coscienza ambientalista, sacrificare il nostro benessere nutrizionale per soddisfare logiche di mercato che, per perseguire economie di scala, privilegiano la quantità a discapito della qualità e sistemi produttivi e commerciali a forte impatto ambientale. Mai come in questo momento di pandemia da Covid-19, è opportuno quindi promuovere il consumo dei nostri prodotti, partendo proprio da quelli più vicini ad ognuno di noi. Un ruolo determinante per il rilancio del consumo dei prodotti locali può essere svolto dalle Istituzioni, a partire dalle Amministrazioni Comunali che sono più “vicine” ai cittadini e sono impegnate nell’azione di aiuto alle popolazioni più deboli.
UN VOLANO ECONOMICO DA TUTELARE Il comparto produttivo della frutticoltura della pianura di Sibari, che si avvale del lavoro di migliaia di maestranze, riveste un ruolo molto importante per l’economia e lo sviluppo dell’intera Calabria. Il settore si caratterizza per la qualità della frutta prodotta nelle aziende agricole della Sibaritide specializzate, come è noto, nella produzione di pesche e agrumi, alle quali si affiancano i prodotti delle aziende viticole, olivicole e orticole sia della medesima Piana che dell’area del Pollino. La maggior parte delle Aziende infatti adotta sistemi produttivi a basso impatto ambientale soprattutto nel controllo dei parassiti, che offrono garanzia di sicurezza e igiene oltre ad eccezionali proprietà organolettiche. Questo grazie anche ai servizi sul territorio erogati dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC), che da oltre venti anni, tramite i propri tecnici, fornisce assistenza tecnica diretta e formazione agli operatori agricoli.
POTENZIALITA' Non a caso la frutta di un territorio come la pianura di Sibari, caratterizzato da un grande patrimonio archeologico della Magna Grecia (l’antica Sibari), è molto richiesta dai consumatori e quindi esportata nei più esigenti Paesi Europei. Nel territorio del Parco Nazionale del Pollino, nella Valle dei fiumi Lao-Battendiero-Mercure vengono coltivati adottando sistemi a basso impatto ambientale una serie di prodotti orticoli: fagioli borlotti, pomodori, peperoni, zucchine, insalate, Fagiolo Poverello bianco, aglio di Laino borgo, ecc.. Il Territorio è ricco inoltre di peculiarità naturalistiche, architettoniche, paesaggistiche e archeologiche, come: il Fiume Lao famoso per il rafting, la Grotta del Romito dell’Era del Paleolitico, l’antica Città Greca di Laos distrutta da un forte terremoto nel II secolo A.C., di recente scoperta nel comune di Laino Borgo.
LA RICETTA In conclusione, la maggiore presenza, sugli scaffali dei punti vendita, dei nostri prodotti di qualità, durante questo periodo di lockdown da COVID-19, offrirebbe una opportunità di “riscoperta” e “visibilità” del grande patrimonio di prodotti agroalimentari calabresi, ma anche un ulteriore banco di prova. Ciò dovrebbe stimolare i produttori, le associazioni di categoria e le amministrazioni locali ad avviare nuove azioni di valorizzazione e di sostegno delle tipicità sia in ambito locale che nazionale ed internazionale, in sinergia con l’iniziativa della Regione Calabria che, attraverso l’Assessore all’Agricoltura, si è già attivata per un protocollo d’intesa con la grande distribuzione organizzata al fine di aumentare la quantità dei prodotti Calabresi sugli scaffali dei supermercati.