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Inizia la mobilitazione contro la chiusura di Chirurgia con il Movimento del Territorio

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«È una situazione inaccettabile! Non possiamo e non dobbiamo rimanere inermi di fronte ai recenti provvedimenti emessi dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza in merito alla chiusura dei reparti di Pediatria (per il quale un breve rinvio non rappresenta, di certo, la soluzione al problema) e, notizia ancor più recente ed irritante, del reparto di Chirurgia dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano. Parliamo da cittadini che esigono che venga riconosciuto e tutelato, in maniera effettiva, il diritto alla salute, in quanto esso rappresenta il pilastro su cui una comunità territoriale poggia l’interesse primario a ricevere cure, assistenza, attenzioni; in poche parole, ad avere garantita una esistenza dignitosa». È quanto sostiene, in un documento sulla sanità pubblica locale dai toni perentori e dal quale traspare tutta la determinazione dei suoi autori, il Gruppo Sanità del Movimento del Territorio, sodalizio sociopolitico e culturale la cui leader è Pasqualina Straface, già sindaco di Corigliano Calabro. «In queste ore la nostra rappresentante Pasqualina Straface e tutti noi del gruppo, in stretto contatto con il personale medico del nosocomio coriglianese, stiamo cercando di monitorare quella che è una situazione davvero ai limiti della tollerabilità e, contestualmente, prodigando per investire tutte le istituzioni preposte in merito a tale tormentata vicenda. Vicenda che non assume alcun colore politico né, tantomeno, la valenza di uno slogan elettorale. Siamo cittadini ed esigiamo risposte e tutela! Presentiamo inoltre all’opinione pubblica le questioni riguardanti il blocco delle assunzioni di anestesisti ed ostetrici, del personale complementare e, cosa ancora più grave, della mancanza di strumenti e materiali di consumo, idonei allo svolgimento dell’attività sanitaria. Chiediamo a tutti voi cittadini – così si legge nel documento del Movimento del Territorio – di unirvi alla nostra lotta, nell’interesse di tutti, soprattutto delle persone che hanno problemi di salute. Una comunità territoriale di ben ottantamila abitanti non può presentarsi agli occhi delle altre realtà priva dei servizi ospedalieri. Rivolgiamo, pertanto, un appello al nostro sindaco, affinché chieda ed ottenga provvedimenti risolutivi, che non vadano nel senso della chiusura dei reparti, bensì nel loro potenziamento e adeguamento alle necessità del territorio. Noi continueremo a batterci senza riserve, incuranti di ogni futile critica e pretesto, con il solo ed unico interesse di tutelare il popolo ed il suo diritto alla salute. Da parte della nostra rappresentante Pasqualina Straface rimane fermo e deciso il proposito di rendere la sanità cittadina efficiente ed evoluta e, nell’attesa che venga realizzato l’ospedale unico, di far ritornare al corretto e regolare funzionamento le strutture del “Nicola Giannettasio” e del “Guido Compagna”. Da qui si annuncia che, a breve, ci faremo promotori di una petizione popolare per la revoca del provvedimento di chiusura del reparto di Chirurgia adottato dal commissario dell’Asp di Cosenza, dott. Giuseppe Zuccatelli, in quanto, al di là di ogni possibile soluzione “tampone”, tale atto comporterebbe serie e negative conseguenze su tutti gli altri reparti, che finirebbero per essere “congelati” e non perfettamente funzionali, e l’impiego di un solo chirurgo, di certo, non offrirebbe nessuna seria ed effettiva garanzia, in quanto l’attività del medico puo essere svolta normalmente solo se questi ha a disposizione un reparto opportunamente predisposto e strumenti e materiali adeguatamente forniti».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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