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Cronaca, attentato Berlino: salvi tre ragazzi cosentini

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Cronaca, attentato a Berlino. Anche tre ragazzi cosentini ai mercatini natalizi pieni di gente."Stiamo bene" hanno fatto sapere  
Un messaggio su fecebook “Stiamo bene. Tutto ok. Siamo in albergo al sicuro ( si spera)”. Sono le ore 9.20 all’incirca a scrivere è Francesco Pezzi un giovane cosentino, segretario dei giovani Ds, che ha postato un breve messaggio per far sapere ai suoi amici di non essere rimasto ferito e di trovarsi in un luogo protetto ma in quella parentesi in cui si legge “si spera” si sintetizza la comprensibile preoccupazione di un ragazzo di ventitré anni giunto a Berlino, da pochi giorni, insieme al fratello Mattia che ha capito che non esistono posti sicuri nel mondo. Francesco da come è stato possibile ricostruire, in queste ore convulse, era in Germania dal 16 dicembre con lui ci sono il fratello e un amico anche lui cosentino. I tre decidono di andare fino alla chiesa del Ricordo dove ogni anno si tiene uno dei mercatini più affollati della capitale tedesca: si trova a due passi dalla frequentatissima Kurfurstendamm, la via principale dello shopping e del Kadewe, il grande magazzino di Berlino e di fianco all’Europa center, uno dei più noti centri commerciali della città. Il luogo è affollato, c’è davvero tanta gente, è per questo il bersaglio perfetto per un attentato terroristico. I tre cosentini vanno in giro per gli stand poi decidono di prendere una birra. Restano lì fino a 5 minuti prima che un camion piombi sulla folla, ripetendo la stessa dinamica di Nizza E’ ancora una volta una strage di innocenti. Ma l’eco di quello che sta accadendo li fa piombare nel peggiore degli incubi, loro sono salvi per miracolo per una pura casualità che li ha fatti decidere di ritornare verso il loro albergo, mentre a terra restano 12 morti e 49 feriti. Dal momento che Francesco posta il suo messaggio sul noto social sono centinaia le persone che si preoccupano per loro. In molti gli chiedono di rientrare presto, di anticipare il ritorno a casa. Il camion dell’attentato era partito dall'Italia per fare rientro in Polonia. Lo scrive il Guardian, per il quale il mezzo doveva fermarsi a Berlino per consegnare il carico ed il conducente, cugino del proprietario dell'azienda di trasporti polacca, aveva detto di volersi fermare per la serata. Ci sono forti sospetti, afferma sempre il Guardian online, che il mezzo si stato rubato durante il viaggio. Sospettato di essere alla guida del camion è un uomo di nazionalità pakistana o afghana che è stata arrestata, l'altro uomo, di nazionalità polacca è invece morto nell'urto. Secondo quanto ancora riportato dalla tv N24, trasportava ponteggi di acciaio dall'Italia e avrebbe dovuto scaricarli domani Il camion era partito dall'Italia per fare rientro in Polonia.  L'azienda di trasporti polacca ha sede a Stettino. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. (fonte Mariapia Volpintesta di Cosenza Informa.it)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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