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I carabinieri trovano un deposito di merce rubata durante l'emergenza coronavirus

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Ha dell’incredibile ciò a cui si sono trovati di fronte i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, guidata dal capitano Cesare Calascibetta, quando hanno fatto irruzione in un grande magazzino del centro storico coriglianese, sito in Contrada Ierpietro: centinaia di pezzi fra materiale di edilizia, macchinari agricoli, tubi di rame, rubinetteria, impalcature e molto altro, per un ammontare della refurtiva stimato in oltre 80mila euro. Nei giorni scorsi i militari della stazione di Corigliano centro storico, dopo un lungo servizio di osservazione, decidevano di fare irruzione all’interno di un magazzino adiacente all’abitazione in cui vivono 4 soggetti dell’est Europa, ma i cui locali sono intestati ad un noto pregiudicato coriglianese, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. Appena entrati i carabinieri si sono trovati di fronte a montagne di materiale accatastato, di cui i soggetti non sapevano dare giustificazione, né provarne la loro provenienza. Centinaia di pezzi fra materiale elettrico, macchinari agricoli di ogni tipo, mille litri di carburante agricolo contenuto in diversi bidoni di plastica, bobine di rame, rubinetteria e termosifoni ancora imballati, impalcature e ponteggi, nonché, addirittura, una lavatrice industriale smontata. I militari iniziavano da subito a fare un minuzioso inventario di tutto il materiale rinvenuto e a trasportarlo, tramite diversi furgoni, presso la depositeria giudiziale, perché sottoposto a sequestro penale. In questi giorni sono stati molti gli imprenditori locali, ma anche dell’area del crotonese, rintracciati, oppure che hanno chiamato all’Arma coriglianese, per la restituzione del materiale che nelle settimane scorse avevano visto sparire dai propri depositi. Oltre 80 mila euro il bottino quantificato, ma molto non era neanche stato denunciato perché sottratto a ditte in stato di fallimento o liquidazione e che solo grazie al minuzioso lavoro dei militari si è riusciti a risalire ai legittimi proprietari. Per i quattro soggetti romeni, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, è scattata una denuncia per il reato di ricettazione in concorso, mentre proseguono le indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti italiani.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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