53 minuti fa:Domenica la musica classica incontrerà la poesia nel Castello Ducale con "Nero su Bianco"
23 minuti fa:Caporalato, vasta operazione della Polizia nel territorio di Rossano
1 ora fa:Tempesta Gabri, notte da incubo: paura per una partoriente. Territorio in preda ai disagi
1 ora fa:A Vaccarizzo apre Xenia, una nuova Casa di Riposo per anziani
16 ore fa:Mandatoriccio in festa per i 100 anni di Cristofaro Sirianni
3 ore fa:Il Progetto Sibari esalta il Campidoglio, premiati Rossella Marino e Domenico Liguori
2 ore fa:Longobucco, il bilancio di Pirillo su quanto fatto: investimenti, risultati e progetti del 2024
17 ore fa:La Calabria del nord-est si candidi a Capitale Europea della Cultura
15 ore fa:Anas, personale e mezzi spazzaneve in supporto al comune di Longobucco
4 ore fa:Giunta elezioni Camera dei Deputati: accolto il ricorso di Andrea Gentile

«Gravissima e incomprensibile la riapertura di bombe ecologiche nello spazio di una notte»

1 minuti di lettura
«La scelta della presidente Santelli mi sembra incomprensibile - sottolinea Felice D’Alessandro, Sindaco di Rovito e consigliere provinciale di Cosenza -. Poche settimane fa il suo assessore all’ambiente, Capitano Ultimo, aveva parlato di una Calabria pronta a diventare una riserva naturale, in cui sostenibilità e ambiente fossero al centro delle scelte politiche, oggi invece ci troviamo a parlare di riaperture di discariche e di conferimento di “tal quale”, come se i sistemi di raccolta differenziata, smistamento post raccolta e selezione dei rifiuti non esistessero e non stiano diventando sempre più efficienti e sostenibili laddove messi in azione. Inoltre, vorrei sapere come sia possibile che la condizione di una discarica, chiusa perché poco sicura per la salute pubblica o perché arrivata al limite della sua capacità di stoccaggio in sicurezza, possa essere modificata con una firma, senza studi approfonditi, senza coinvolgere i territori, senza sentire alcun parere. Questa scelta della presidente Santelli mi sembra la tipica mossa di chi anziché pulire casa, butta la polvere sotto il tappeto sperando che gli ospiti non se ne accorgano. Un atteggiamento gravissimo che la Calabria e i calabresi tutti non possono tollerare. Infine, due parole sull’impatto di questa scelta sulla comunità del mio comune e sulla Provincia di Cosenza:  abbiamo già fermato il conferimento nell’impianto Miga una volta e credo che assieme agli altri sindaci faremo di tutto per fermarlo ancora una volta e per ottenere la completa chiusura di questo scempio ambientale; lo stesso si può dire dell’intero territorio provinciale che non può diventare la pattumiera della regione e dell’Italia. Non è giusto far pagare a tutti i cittadini calabresi, con gravi ricadute sulla salute pubblica, il prezzo del soccorso a sindaci “amici” che non riescono a gestire la raccolta differenziata o a garantire accordi di raccolta e smaltimento validi. Mai mi sarei aspettato di vedere accadere in una notte una cosa simile, ma il 2020 purtroppo finora è stato foriero solo di pessime sorprese… Vorrà dire che ancora una volta noi sindaci, che conosciamo le peculiarità del territorio e dobbiamo tutelare la salute dei nostri concittadini e l’ambiente dei nostri comuni, ci faremo portatori di proposte risolutive più sagge e compatibili con l’ambiente, che ad oggi, come emerge da più punti di osservazione, resta la ricchezza maggiore della Calabria per avviare un reale sviluppo economico, sociale, turistico e culturale. Nella nostra regione tutto parte dal territorio, dalle sue unicità e dalla biodiversità. Dobbiamo comprendere che dopo l’emergenza COVID19, tuttora in corso, bisognerà rimettere la salvaguardia dell’ambiente al centro delle nostre politiche in tutti i settori. Meglio farlo da subito, evitando disastri futuri causati da scelte miopi come quella appena effettuata dalla Regione Calabria».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.