Giovani agricoltori, dal consiglio regionale una legge storica
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di GIUSEPPE BARBARO* L’approvazione da parte del consiglio regionale della proposta di legge "Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani al settore primario e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli agricoli", è una scelta il cui significato è, per molti versi, storico. Come giovani imprenditori agricoli di Confagricoltura abbiamo fortemente voluto questa norma. Ringraziamo, dunque, il consigliere regionale Mauro D’Acri per aver accolto le nostre istanze. Così come diciamo grazie a ogni singolo consigliere regionale; l’approvazione della legge all’unanimità testimonia, infatti, la piena consapevolezza non solo sul valore intrinseco della norma. Ma soprattutto sul ruolo e sull’importanza del sistema agricolo e dell’imprenditorialità giovanile. Il provvedimento risponde a specifici problemi dell’agricoltura calabrese: senilizzazione del settore agricolo; marginalizzazione dei terreni agricoli; polverizzazione e frammentazione della proprietà; scarsa propensione all’associazionismo e cooperazione. Secondo gli ultimi dati l’incidenza delle imprese agricole condotte da giovani è di circa il 9% sul totale. Promuovere dunque l'insediamento di giovani è, da diversi anni, uno degli obiettivi strategici a livello comunitario, nazionale e regionale. Una priorità che non risponde solo all’esigenza di contrastare l’invecchiamento degli addetti nel settore e di conseguenza il progressivo abbandono delle aree rurali, ma anche di far perno sulle giovani generazioni per promuovere l'ammodernamento strutturale, tecnologico e gestionale delle aziende agricole.
GIOVANI AGRICOLTORI CONDUCONO MAGGIOR NUMERO DI ATTIVITA' MULTIFUNZIONALI
Nelle aziende condotte dai giovani, infatti, si ha un maggior numero di attività multifunzionali ed un più apprezzabile livello di produttività - in media i giovani ottengono per ogni ettaro di Sau 614 euro in più di reddito. Occorre inoltre ricordare che in Italia e soprattutto in Calabria aumentano i terreni marginali e/o abbandonati, farli condurre ai Giovani Agricoltori, oltre a creare reddito e combattere la disoccupazione giovanile significa valorizzare il paesaggio calabrese e tutelare il territorio dal rischio incendi e dal rischio idrogeologico. Ora ci aspettiamo che venga al più presto costituito l’elenco cartografico dei terreni agricoli disponibili, sia di proprietà della Regione che dei Comuni, e che venga redatto, attraverso un confronto con le organizzazioni professionali agricole riconosciute e le loro rappresentanze giovanili, il regolamento che disciplini le modalità di attuazione delle disposizioni previste dalla norma.*presidente Giovani di Confagricoltura Anga - Calabria
Fonte: Corriere della Calabria