15 ore fa:Torna "Sfogliando il Codex": in mostra una nuova miniatura del prezioso evangeliario
16 ore fa:L'Arcivescovo Maurizio Aloise riceve in Diocesi i Cavalieri Costantiniani
14 ore fa:A Cariati la presentazione del libro "Perché la Calabria non dovrebbe campare solo di Turismo" di Franco Capalbo
11 ore fa:Un messaggio speciale di Babbo Natale a tutti i bambini della Calabria del nord-est
13 ore fa:Tradizione e spiritualità, si rinnova la magia del Presepe Vivente di Guglielmo d'Acri
14 ore fa:Tutto pronto per la quinta edizione di "Tarsia, Città dell'Olio in festa"
11 ore fa:Operazione al carcere di Rossano: bloccati alimenti per migliaia di euro
13 ore fa:Cassano, conferita la Civica Benemerenza a Greta Martucci e Francesco Rodilosso
15 ore fa:Laino Borgo avrà il suo Polo Museale: firmata la convenzione con la Regione
12 ore fa:Successo per la Tombolata de "Il seme che germoglia": Raccolti 2000 euro per "La banca delle parrucche"

Fusione Corigliano-Rossano: confusione e incertezza a undici giorni dall'inizio

2 minuti di lettura
A tenere banco, in questo freddo inizio di primavera, è la questione fusione tra Corigliano Calabro e Rossano. Il 31 marzo, infatti, è la data che sancisce formalmente la nascita della nuova grande città. Quella che, almeno nei numeri, sarà la terza città della Calabria. Un passaggio storico ed epocale per il territorio. Corigliano e Rossano continueranno ad esistere, ma come semplici municipi. Il millenario passato non si cancella, è ovvio; ma da aprile in poi avremo l'obbligo di guardare al futuro di questa terra non più separati dal fatidico "lenzuolo", bensì con la consapevolezza di quell'unione che dovrà essere la forza trainante di idee e consapevolezza nuove. O almeno così dovrebbe essere. Beh, la cautela è d'obbligo, visto il modo in cui questa fase primordiale è stata gestita a livello istituzionale.
FASE TRANSITORIA GESTITA NON AL MEGLIO, ADESSO SERVE UNA VISIONE LUNGIMIRANTE
I due Comuni, presi come entità burocratiche, appaiono alquanto impreparati a governare un avvenimento epocale di così grande portata. Avrebbero senz'altro meritato un supporto sovra-istituzionale diverso e sicuramente maggiore di quello ricevuto. Avrebbero dovuto e potuto gestire meglio la fase di transizione di avvicinamento alla data del 31 marzo. Gli uffici comunali, nonostante vi sia stata qualche riunione congiunta delle due amministrazioni, non sembrano essere preparati per iniziare un lavoro che si preannuncia abbastanza duro e difficoltoso. Con tutto il rispetto, non stiamo parlando della fusione di Casali del Manco. Adesso, però, sarà compito del Commissario di nomina prefettizia preparare il terreno per arrivare, forse tra un anno, alle elezioni del nuovo Comune. E' molto probabile che saranno tre, i Commissari a gestire tutto il processo burocratico-amministrativo di costruzione del nuovo Comune unico. Si devono gettare, adesso, le fondamenta di una Città che davvero potrà diventare la prima della Calabria. A patto che si creino le condizioni giuste par farlo. Cosenza e Rende, ad esempio, oggi sono la prima città della Calabria grazie a politiche lungimiranti messe in atto negli anni '80 e '90. Una fusione sostanziale, anziché formale, che ha dato molti più risultati di quanti se ne sarebbero potuti immaginare.
BASTA CON GLI ORTICELLI PERSONALI: SI COSTRUISCA UNA CLASSE DIRIGENTE CAPACE
Se Corigliano e Rossano oggi sono relegate nelle retrovie non solo della Calabria, ma dell'Europa intera, è merito di scelte politiche sbagliate e di un atteggiamento servile dei cittadini calabresi. Ostaggio di logiche clientelari, ma anche di una mentalità pronta a chinarsi sempre al miglior offerente. Adesso la fusione Corigliano-Rossano dà una grande possibilità di riscatto alla gente di questo territorio e, se vogliamo, alla Calabria intera. Serve, però, una forte presa di coscienza, tanto quanto cittadini tanto quanto classe dirigente. Rottamare tanto per rottamare abbiamo visto, anche a livello nazionale, che non rappresenta la panacea di tutti i mali. Occorre un rinnovamento di mentalità, di idee, nell'agire politico. Serve onestà sotto tutti i punti di vista. Certo, non facciamoci illusioni, ma almeno dobbiamo provarci. Sparare sempre contro tutto e tutti non porta a nulla di buono. Rimboccarsi le maniche e lavorare: di questo abbiamo bisogno. La gestione commissariale ha l'onere di costruire l'architettura della futura città. Ma il contenuto sarà affare nostro. E' una possibilità, non bisogna sprecarla.  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.